“In una situazione come quella che stiamo vivendo le parole chiave sono equilibrio ed unità e la Nato e l’Europa stanno dando un’immagine compatta. Certamente vanno forniti mezzi difensivi all’Ucraina, ma non possiamo rischiare di fare passi eccessivi che potrebbero allargare il conflitto.
Investiamo su energie rinnovabili e gestione dell’accoglienza, tutto il resto viene dopo.
Spendere soldi oggi su nuovi armamenti non si tramuta in reperimento di carri armati domani al supermercato: sono acquisti piuttosto lenti e di dubbia utilità futura. Mentre l’emergenza derivante dalla dipendenza dal gas russo è oggi, è reale e purtroppo ha effetti immediati e distruttivi.
Non possiamo puntare ancora all’estrazione del gas o al nucleare. Dopo il Superbonus che ha svolto e sta svolgendo il suo lavoro, abbiamo bisogno di ulteriori proposte sulla transizione: il M5S propone il ‘bonus energia’ per le piccole e medie imprese, con un credito di imposta all’80% per chi installa impianti per l’autoproduzione di energia rinnovabile”.