di Lucio Ianniciello
L’Avellino domani affronterà il Bari, allo stadio “San Nicola” si prevedono 30.000 spettatori per festeggiare la promozione in B dei galletti. I lupi hanno bisogno di punti per ottenere la migliore posizione in classifica in vista dei playoff. Gautieri non si discosta da questa visione: “Partita importante per noi, il Bari è la squadra più forte, i numeri dicono questo. Andiamo lì per fare risultato, sarà una gara tosta, bisogna giocare al massimo, sia in fase di possesso che di non possesso, per 95′. Non dobbiamo pensare al clima di festa ma solo a noi stessi”.
Ci sono altri incroci interessanti per la lotta al secondo posto, oggi l’anticipo Monopoli-Palermo e lunedì il posticipo Foggia-Catanzaro: “Si deve fare bene a Bari, poi vedremo quello che succederà sugli altri campi. La gara l’abbiamo preparata a dovere, il fatto di pensare ai nostri avversari ci può distogliere dall’obiettivo”.
Altra settimana piena di lavoro dopo quella che ha preceduto il posticipo di lunedì scorso con la Turris: “Non abbiamo mai avuto tempo a sufficienza, ci era capitato con il Catania ma la gara fu rinviata per neve. In questa settimana abbiamo lavorato in aerobica, forza, intensità. Prima non era possibile visto che giocavamo ogni tre giorni. La squadra sta crescendo, l’atleta, l’uomo si deve allenare il più possibile. La preparazione alla gara col Bari viene da una settimana in parte piena, visto che abbiamo giocato lunedì. Ci sono stati miglioramenti nei test, la strada è quella giusta. In questo periodo bisogna centellinare tutto, lavorare in un certo modo”.
Sulle esclusioni eccellenti nelle ultime partite: “Dossena ha fatto un’ottima gara a Picerno, contro la Turris ho fatto un’altra scelta. Non ci sono promossi e bocciati, Tito e Carriero quando sono subentrati lunedì scorso hanno spinto, fatto la differenza. Questo è un gruppo sano. Si deve ragionare sempre col noi, non con l’io”.
Il Catania è out, il tribunale ha comunicato la cessazione dell’esercizio provvisorio del fallimento. Per l’Avellino vorrebbe dire secondo posto in solitaria ma mister Gautieri non si sofferma più di tanto, dichiarando che è importante pensare a se stessi.
Modulo di gioco, la disponibilità di Di Gaudio pone delle riflessioni: “Con il 3-5-2 è chiaro che a Totò non posso chiedere quello che fa Kanoute in fase di non possesso. Ci dà varie soluzioni, dipende come va la partita, come difendono gli avversari, sta bene, e’ in crescita. Tatticamente possiamo sistemarci diversamente, stiamo lavorando. Questa squadra deve saper fare altro. Bisogna mettere i giocatori nelle migliori condizioni”.
La posizione di Kragl, Gautieri risponde sull’eventualità di spostare più avanti il tedesco: “Può giocare in diversi ruoli, tatticamente ci può stare. Importante che si giochi anche senza palla, in transizione negativa”.
Sull’ambiente che si troverà a Bari: “Tutti vorrebbero giocare questa partita, io in primis. Deve essere una spinta, c’è tanta gente. È motivo d’orgoglio, le motivazioni ci devono essere per stadio, tradizione”.
Con Gautieri si è ritagliato uno spazio importante De Francesco: “Professionista serio, positivo, di grande aiuto. Lo sta dimostrando sia quando sta fuori che quando sta dentro. Il lavoro paga”.
Niente stravolgimenti per il mister dopo l’era Braglia, predica equilibrio: “Non ho mai visto quello che è successo prima. Se si ottengono buoni risultati non vuol dire che va tutto bene. Analizziamo, avrò commesso qualche errore, si deve capire dove migliorare, ci vuole il giusto equilibrio nel gruppo. Se avessi attuato il 4-3-3 avrei fatto un grosso errore. In passato, a Terni, avrei dovuto fare il 4-3-1-2 invece del 4-3-3 e fui giustamente esonerato”.
Su Maniero: “È troppo importante per noi, domani più no che sì. Con la Turris ci avrebbe fatto comodo”.
Bari è un campo molto molto ostico per i lupi, nelle ultime 6 gare altrettante sconfitte, 20 precedenti e solo tre vittorie per i biancoverdi, l’ultima delle quali in Coppa Italia nel 2014: “C’è sempre una prima volta, bisogna resettare il passato”.