E poi dicono che i paesi si spopolano e la montagna muore…
L’Intesa Sanpaolo ( il fu Banco di Napoli) ha deciso di chiudere anche la filiale di Visciano.
Chiusura prevista, almeno da quanto trapela da fonti ufficiose, per il 18 giugno 2022.
Una decisione grave, avvenuta senza concertazione con il territorio, prospettando una serie di difficoltà insormontabili, principalmente per le persone anziane ma anche per le tantissime imprese agricole e/o commerciali presenti nel nostro paese.
Il venir meno di un servizio essenziale che alla comunità causerà notevoli disagi, con ricadute sociali ed economiche che andrebbero scongiurate.
Un piccolo comune come il nostro ha l’assoluta necessità per la sopravvivenza dello stesso di disporre di servizi ritenuti indispensabili per la vita dei cittadini, indipendentemente dal numero degli abitanti.
Lo sportello bancario locale è un punto di riferimento essenziale per le attività economiche del territorio e per i nostri anziani, per il versamento delle tasse e per il supporto del commercio e delle attività produttive.
Una banca del territorio deve essere puntualmente capillare sullo stesso, per poter servire al meglio le esigenze di agricoltori, commercianti, pensionati, artigiani, impiegati.
Uno sportello decentrato, anche con utilizzo di strumentazioni digitali e in ridotto numero di personale, è di certo utile allo sviluppo turistico e alla valorizzazione della vita sociale delle aree collinari cosiddette ‘interne’.
Si parla tanto di “ripopolare la montagna” e poi si tolgono i servizi. Questa chiusura è un vero e proprio disagio per la filiera agricola e commerciale del paese, che ancora resiste e che garantisce una buona qualità di vita a chi abita qui
La prima conseguenza di questa chiusura sarà di certo che molti decideranno di chiudere i conti correnti e spostare i propri risparmi e le proprie movimentazioni commerciali presso altre banche (…e quindi presso altri territori), una strada a senso unico che porterà prima o poi il nostro paese ad un definitivo abbandono a se stesso.
E allora Perché chiudere?
Per un motivo molto semplice: il piemontese gruppo intesa, ha spalancato porte e finestre alle politiche neo liberiste che rendono le persone numeri, l’ambiente un ostacolo, le guerre un investimento e gli ospedali un problema economico.
Con la logica neo liberista il guadagno viene prima di tutto, le persone, i territori, le imprese, le attività commerciali e l’ETICA non contano più nulla!
Ovviamente c’è poco da fare, la decisone sembra irrevocabile e probabilmente ne raccolte di firme e petizioni varie potranno ribaltarla.
Dal nostro punto di vista, pertanto, possiamo solo chiedere che nell’immediato venga mantenuto almeno lo sportello bancomat e il servizio di cassa continua, in attesa che un altro istituto bancario si interessi realmente al nostro paese e decida di investire in modo concreto e duraturo sul nostro territorio.
La Cooperativa Agricola “Il Guscio”
Il direttore Sabato Castaldo