Da oltre due settimane una famiglia di Avella è sotto scacco delle api. Si tratta di una colonia insediatasi nel sottotetto dell’abitazione in cui risiedono i coniugi Pedalino. La famiglia è abituata a vedere le api svolazzare nel giardino di casa, ma non ci ha badato più di tanto. A poco a poco, però, la situazione si è fatta più pesante e ora è costretta a lanciare un appello a qualcuno che possa aiutarli nella rimozione dell’alveare. Api che nel frattempo hanno invaso anche l’abitazione, sono dappertutto, in cucina, nel salone, nel bagno, nella stanza da letto. E’ diventato un vero e proprio incubo. Nella villetta di via Garibaldi vivono in quattro tra cui anche un bambino di pochi mesi. Il rischio di essere punti in massa sta diventando concreto. «Ci siamo rivolti un po’ a tutti per farci aiutare, ma nessuno, è intervenuto – ha detto Francesca, che ci ha contattato disperata –. La colonia si è via via estesa e lo si nota dal numero sempre più massiccio di esemplari attorno alla nostra proprietà. Abbiamo chiamato il Comune, i Vigili del Fuoco, i Carabinieri affnchè si trovasse una soluzione, nulla. Qualcuno addirittura ci ha consigliato di ucciderle, nonostante le api siano in “estinzione”. Non vogliamo uccidere questi importantissimi animali, ma qualcuno ci venga in soccorso». Non trattandosi di vespe o calabroni, i vigili del fuoco non sono competenti in materia di bonifiche, alla pari dell’Azienda sanitaria. Per liberare la famiglia di Avella dagli “inquilini” con le ali servirebbero più apicoltori che spingessero all’esterno dell’improvvisata arnia l’intero nugolo.
“La nostra ultima salvezza siete voi – afferma Francesca alla nostra redazione – rendendo pubblico questo stato di cose si possa sensibilizzare qualche buona anima a venirci ad aiutare. Lo spero tanto”.