SANT’Oggi. Sabato 28 maggio la chiesa festeggia San Germano di Parigi, Sant’Emilio e …

SANT’Oggi. Sabato 28 maggio la chiesa festeggia San Germano di Parigi, Sant’Emilio e …

SANT’Oggi. Sabato 28 maggio la chiesa festeggia San Germano di Parigi, Sant’Emilio e …a cura di don Riccardo Pecchia

28 maggio: san Germano di Parigi, nacque da una famigliaSANT’Oggi. Sabato 28 maggio la chiesa festeggia San Germano di Parigi, Sant’Emilio e … benestante, fu un giovane di buoni studi, divenne sacerdote e poi abate nell’Abbazia di Sn Sinforiano ad Autun, paese natio, per volere di re Chideberto, che apprezzava i suoi consigli, divenne vescovo di Parigi, anche in questi alti incarichi rimase sempre umile e modesto, era generoso con i poveri e distribuì tra i bisognosi tutto il suo patrimonio, fu rispettato dal popolo e da ogni dove la gente accorreva per ascoltare le sue prediche.

SANT’Oggi. Sabato 28 maggio la chiesa festeggia San Germano di Parigi, Sant’Emilio e …28 maggio: sant’Emilio (o Gemiliano) di Cagliari, vescovo di Cagliari che subì il martirio sotto la persecuzione di Nerone a Cagliari, presso la porta Cabagna insieme ai santi Felice, Priamo e Feliciano.

SANT’Oggi. Sabato 28 maggio la chiesa festeggia San Germano di Parigi, Sant’Emilio e …28 maggio, beata Maria Bartolomea Bagnesi, laica fiorentina consacrata nel Terz’Ordine dei Domenicani, appassionata delle Sacre Scritture, fu ammirata da Santa Maria Maddalena de’ Pazzi, che si ritenne da lei miracolosamente guarita, sempre piena di umiltà ripose tutta la sua fiducia in Dio, grande fu la sua attenzione per la Passione del Signore e l’ascolto della Parola di Dio

28 maggio: Servo di Dio Giacomo Gaglione, laico di Marcianise (Caserta)SANT’Oggi. Sabato 28 maggio la chiesa festeggia San Germano di Parigi, Sant’Emilio e … appartenente all’Ordine Francescano Secolare, fondatore dell’associazione L’Apostolato della Sofferenza, primogenito di dieci figli, si iscrisse al ginnasio di Caserta, per seguire la professione forense del padre, mentre si accingeva a sostenere l’esame per la licenza ginnasiale, avvertì i primi sintomi della malattia che lo avrebbe portato a non poter essere più in grado di camminare, gli fu diagnosticata una poliartrite reumatoide deformante; si recò da Padre Pio con la speranza di ottenere una guarigione, ma al contrario questo incontro lo portò ad accettare la sua malattia come missione cristiana, divenne figlio spirituale del frate, fu visitato dal medico, poi divenuto san Giuseppe Moscati e nello stesso anno si iscrisse all’Ordine Francescano Secolare, prendendo il nome di Francesco, in venerazione di Francesco d’Assisi.