Ieri 4 giugno, alle ore 15.30, presso la Collegiata di San Giovanni Battista – chiesa di Santa Marina ad Avella, si è tenuto il convegno su “La salvaguardia del creato e la questione dei Regi Lagni“.
E’ stato dunque questo il tema della quarta tappa dell’itinerario di formazione sociopolitica e imprenditoriale, organizzato dalla Diocesi di Nola: Pastorale per la Carità e la Giustizia e Pastorale per il Laicato e l’Evangelizzazione insieme all’Ufficio Pastorale Sociale, Lavoro, Giustizia e Pace, Custodia del Creato, all’Azione Cattolica, all’Ufficio Comunicazioni Sociali, alla Camera di Commercio di Napoli e all’Università degli Studi di Napoli Federico II.
Il convegno è stato introdotto dal Direttore dell’Ufficio Pastorale Sociale e del lavoro don Giuseppe Autorino che ha innanzitutto ringraziato il parroco Don Giuseppe Parisi per la cordiale accoglienza e ospitalità. Don Giuseppe Autorino ha sottolineato l’importanza dell’ acqua quale bene comune e necessario. “Occorre ascoltare le parole di Papa Francesco e metterle in pratica, occorre rileggere attentamente l’Enciclica Laudato Si’ è” Aqua fons vitae”, il nuovo documento vaticano dedicato a una risorsa unica.
È intervenuto il Vescovo di Nola, Monsignor Francesco Marino ringraziando per l’invito e rimarcando la necessità che l’acqua sia “utilizzabile” da tutti.
Il dott Francesco Todisco, Commissario straordinario regionale del Consorzio generale di bonifica del Bacino inferiore del Volturno, ha asserito che ci debba essere sinergia tra le popolazioni e le istituzioni locali. Ha continuato dicendo che il problema dei Regi Lagni è la mancata o per meglio dire la cura non ottimale che viene loro riservata. Ha detto ancora che ci sono dei progetti importanti per i Regi Lagni che porteranno benefici ai territori e alle popolazioni.
Il dibattito è stato moderato da Mariangela Parisi, Direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali della Diocesi
Per concludere la dott.ssa Giuseppina Orefice, Responsabile della Scuola sociopolitica ed imprenditoriale della Diocesi di Nola ha fatto un breve resoconto del percorso di studi e formazione annuale che si è svolto in seno alla scuola.
Possiamo affermare dunque che l’acqua è fonte di vita e di salvezza per l’uomo e il pianeta ed occorre che ognuno di noi faccia la propria parte.
I presenti poi hanno partecipato ad una passeggiata naturalistica tra le bellezze del Fusaro arrivando sino ad “Acqua pendente”. (L. Carullo)