Con profondo rammarico per la poca chiarezza nel professare la nostra fede, insieme ai tanti fedeli, di fronte all’ennesimo attacco alla fede cristiana non posso più tacere e lancio l’allarme di protesta per quanto accaduto a Cremona durante la manifestazione del gay pride, come capriccio, blasfemo ed offensivo.
Si assiste ormai ad un decadimento feroce dei valori cristiani troppo spesso oggetto di spettacolarizzazione. Urge una presa di posizione chiara da parte di coloro che si definiscono cristiani, ma che purtroppo non testimoniano ciò che professano, chiamando in causa lo “spettro” del Gay Pride di Cremona manifestazione dei diritti della comunità Lgbt: Noi che siamo insensibili alle stravaganze di quegli uomini che antepongono i propri capricci al posto di Dio, dobbiamo prendere sempre più coscienza che l’uomo non va giudicato, ma che le deviazioni e le derive umane vanno condannate e combattute.
Nonostante la nostra indegnità nel fregiarci del glorioso titolo di cristiani dobbiamo sentire il dovere di riparare e di consolare l’afflitto Cuore di Nostro Signore Gesù Cristo. In questo nostro secolo la necessità della espiazione o riparazione, non può più essere ignorata, considerando questo mondo “tutto sottoposto al maligno”.
Si invoca, quindi, con veemenza una pratica di riparazione nella processione del Corpus Domini che si terrà domenica 19 giugno anche a Mugnano del Cardinale per impetrare il perdono di Dio delle nefandezze e delle grande offese che sono state rivolte al Creatore. I gay pryde si sono ormai trasformati in una pubblica rivolta contro Dio e l’ordine naturale delle cose, e richiede una risposta altrettanto pubblica.
Imploro Dio perché ci possa essere più rispetto per il Creato e le creature in quanto doni gratuiti dell’Onnipotente, e invito tutti i credenti a non far prevalere la trasgressione, andando contro natura.
Utilizziamo la nostra vera arma che è la preghiera, affinché il Signore possa illuminare i cuori tutti portando luce e verità per scegliere con coscienza la strada dei valori che rappresentano la nostra vera identità.
Vi saluto e vi benedico in Cristo Risorto
Don Giuseppe Autorino