di Gianni Amodeo
Sono appuntamenti davvero speciali e proiettano Avella sulla ribalta delle suggestive e coinvolgenti atmosfere del racconto scenico, rendendola la Piccola capitale del teatro regionale della Campania per due giornate; sono gli appuntamenti fissati in rubrica per l’odierna serata e per quella di domani- domenica, 31 luglio-, alle ore 20,30 nella cornice del Giardino del Palazzo baronale, in piazza Municipio, per la rappresentazione della commedia intitolata Ma che fessi che siamo, in due atti con testi di Bruno Alvino, per l’interpretazione della Compagnia teatrale Mela, con la regia di Franco Pinelli.
E non finisce così; contestualmente alle ore 21,00 di domani, dal cuore del centro antico della città, il raggio d’attenzione e attrattiva sarà polarizzato dagli spalti e dalla platea dell’Anfiteatro romano, la cui costruzione si fa risalire all’età tardo repubblicana, ‘ncoppa Santo Pietro, sulla direttrice del decumanus major, su cui s’affaccia l’imponente e maestosa Chiesa d’età romanica dedicata al culto del Principe degli Apostoli, dal magnifico sagrato in bianca pietra lavica, ch’è stata interessata di recente da un pregevole intervento di restyling della facciata. A far da catalizzatore, l’ouverture della terza edizione de I racconti di Dioniso, il Festival della cultura classica e dell’arte teatrale greco–romana, della cui direzione artistica è animatore e curatore, Nicola Le Donne. Una prima che renderà omaggio ad Euripide, con la rappresentazione de Le Baccanti, tragedia dai complessi profili, in cui l’orgiastico e il razionale si contrappongono e avvolgono in una conturbante spirale senza fine, che annulla il senso del vivere e dell’armonia.
Ma che fessi che siamo, è la briosa e brillante commedia che segna la conclusione di Teatro sotto le stelle, la rassegna approdata all’undicesima edizione e organizzata da Mela, l’Associazione di promozione sociale, presieduta da Riccardo D’Avanzo. Correlata con il conferimento del Premio intitolato alla memoria di Vito Molaro, la manifestazione costituisce un’importante e significativa testimonianza della passione e dell’attrazione che esercita l’arte scenica in Campania, incrociando cultura, popolarità e socialità nella dimensione volontariato civico e dello spirito amatoriale. Un’interessante e stimolante presenza, quella di Teatro sotto le stelle, che si concretizza per l’intero arco di luglio ormai da undici anni, nell’accogliente ambientazione del Giardino del Palazzo baronale che ospita lo splendido Museo immersivo archeologico, nelle cui Sale si dipana il lungo racconto della città, fondata dagli Osci.
Ad animare e a raccontare le situazioni con il gioco degli equivoci, che intessono la trama del testo di Bruno Alvino, saranno Riccardo D’Avanzo, Rosario Amato,Giovanni Panico, Ernesto Sasso, Annamaria Montuori, Imma Forcella, Susy Mariani e Angela Sanseverino. Un cast ben affiatato, per uno spettacolo da godere.
E’ una sperimentazione di largo e rilevante respiro, quella che connota I racconti di Dioniso, il Festival dell’arte teatrale greco–romana, alla terza edizione, per un progetto che fa leva sulla territorialità e su luoghi-simbolo identificativi della millenaria storia della città. E’ il Festival itinerante, che si articola in tre sezioni, da quella dedicata agli Spettacoli a quella dei Monologhi, con il collante, per dir così, delle attività di formazione e laboratorio; tre sezioni per altrettante e corrispondenti ambientazioni, da quella dell’ Anfiteatro romano a quella dell’area delle Tombe romane – databili al primo secolo A.C. – e negli spazi scenografici del Teatro comunale Biancardi, a piazza Convento.
Un progetto interessante e ambizioso, nello stesso tempo, che prenderà input proprio domani sera nell’Anfiteatro romano, con la messa in scena de Le Baccanti, tra le opere più rappresentative della classicità greca, con molteplici riverberi che fissano le eterne inquietudini umane, che Euripide squaderna con acuta e profonda analisi psicologica.
Le Baccanti con il loro stupefacente e tormentato mondo di figure e personaggi saranno raccontate in scena da Maria Sara Amenta, Fabia Camassa, Valeria D’Angelo, Eleonora Di Raffaele, Lorenzo De Santis, Riccardo Mori e Francesca Vecchiato. La regia è di Silvia Ponzo .