Potremmo trovare finalmente la giusta collocazione noi dipendenti dell’ASIDEP, società partecipata pubblica al 100% e braccio operativo dell’ASI Avellino nel servizio di depurazione industriale delle aree della provincia. Su sollecitazione di segreterie provinciali dei sindacati e dei lavoratori già da anni era stato intrapreso un percorso di dare in gestione il servizio ad una società pubblica del territorio, troppo spesso arenatosi nei meandri della burocrazia e della politica, soluzione auspicata e ripresa dal presidente dell’ASI Pasquale Pisano che fin dal giorno del suo insediamento alla guida dell’Ente ha sostenuto la gestione pubblica della depurazione, proposta rivitalizzata dall’attuale governance della Provincia di Avellino guidata dal presidente Rizieri Buonopane. Il progetto di allargare la mission di Irpinia Ambiente che si occupa del ciclo dei rifiuti in Irpinia, fiore all’occhiello delle società pubbliche di servizi in Campania. Al momento, visto la necessità di salvaguardare il complesso della depurazione delle acque reflue civili e industriali, la Provincia ha nominato un trio di esperti di diritto amministrativo comunitario e tecnico nel settore della depurazione che valuteranno la fattibilità del progetto. Venerdì 7 ottobre, nel consiglio provinciale è stato presentato ufficialmente la proposta. Era presente una folta rappresentanza dei lavoratori Asidep insieme ai segretari provinciali dei metalmeccanici per supportare e rendere operativa la proposta. Naturalmente il dibattito è stato molto acceso, soprattutto per quanto riguarda le competenze di chi è abilitato a fare, visto che l’ATO Rifiuti della Provincia di Avellino avrebbe chiesto nei giorni scorsi il passaggio delle competenza in materia. Ma le divisioni più grandi sono politiche e non tecniche. Tutti i consiglieri di maggioranza e opposizione si sono detti disposti a sostenere l’inclusione della depurazione industriale nel ciclo integrato dei rifiuti ma nei fatti e nel voto le cose non combaciano. La proposta del Presidente della Provincia è passata con 7 voti favorevoli e 5 contrari, bisognerà vederne il prosieguo. La curatela fallimentare del CGS srl, la società che per anni si è occupata del servizio sta sollecitando questa soluzione con un affidamento temporaneo ad Irpinia Ambiente spa, fino al 31 dicembre 2022, data di scadenza del contratto in essere con la società CGS e successivamente l’affidamento in house con un contratto pluridecennale. Tutto ciò metterebbe finalmente fine al calvario dei lavoratori ASIDEP, per anni bistrattati e costretti al passaggio in tante società e soprattutto ad amministrazione societarie politiche e clientelari.
Quali vantaggi per Irpinia Ambiente? Dal punto di vista dei servizi pubblici essenziali sarebbe un’ottima soluzione, in materia di rifiuti e depurazione la gestione pubblica offre tutte le garanzie di legalità e tutela dell’ambiente. Ai fini dell’economia della società Irpinia Ambiente, finalmente l’opportunità di gestire in house il trattamento del percolato di discarica che costa all’azienda oltre due milioni di euro annui. Nel settore della depurazione civile e industriale i tecnici e i lavoratori Asidep esprimono le migliori professionalità presenti sul mercato.
Tra l’altro con finanziamenti regionali e comunitari approvati e in fase di approvazione, ai fini di rendere gli impianti più efficienti, l’ASI diretta da Pasquale Pisano affiderebbe in house ad Irpinia Ambiente impianti con un ottimo target di efficienza ed economicità. Basti pensare che annualmente l’Italia e anche la nostra regione pagano per deficienze tecniche e impiantistiche nella depurazione multe molto salate all’Europa. Un progetto valido che dovrebbe far superare gli scogli delle divisioni politiche – personali e vedere finalmente uniti tutti per la salvaguardia dell’occupazione, ambiente e territorio.
Il nostro un accorato appello a tutti Sindaci, Consiglieri Provinciali, Presidente ATO di favorire per risolvere in tempi brevi questa annosa e triste vicenda.
I lavoratori ASIDEP