Giovedì 13 ottobre alle ore 10.30, presso la sala blu dell’ex carcere Borbonico di Avellino, si terrà il convegno di presentazione del rapporto conclusivo del progetto: la sicurezza nel settore corilicolo.
Il progetto è stato realizzato attraverso una collaborazione tra la direzione regionale INAIL Campania, la Confederazione Italiana Agricoltori (C.I.A.) di Avellino e IRFOM – Istituto di Ricerca e Formazione per il Mezzogiorno.
Lo studio ha approfondito i possibili rischi per gli agricoltori dell’intera filiera corilicola e le principali misure di prevenzione e protezione da adottare nelle varie fasi lavorative per renderle più sicure.
L’individuazione dei rischi è stata possibile attraverso l’osservazione delle fasi lavorative presso un gruppo di imprese irpine di differenti dimensioni e caratteristiche, rappresentativo del settore, per conoscere dal vivo i processi produttivi, le procedure e gli strumenti maggiormente utilizzati e diffusi nella produzione delle nocciole.
Sono stati svolti colloqui con gli imprenditori individuati, per capire la loro percezione del rischio. Il risultato del progetto è quello di attivare una campagna di sensibilizzazione degli operatori in grado di innalzare il livello di percezione del rischio nell’intero settore.
La corilicoltura si caratterizza per lo sviluppo dell’uso di mezzi meccanici innovativi (soffiatrici, raccoglitrici, calibratrici, nastri trasportatori, forni ed essiccatoi, sgusciatrici, etc.) e per l’uso di prodotti chimici (fungicidi, insetticidi, diserbanti, concimi).
Tali innovazioni hanno prodotto una forte riduzione del lavoro fisico degli operatori e dell’impiego di manodopera; nel contempo, hanno modificato profondamente i rischi connessi alla produzione delle nocciole per gli operatori.
Le attività progettuali hanno preso in considerazione i rischi principali connessi allo svolgimento dei lavori inerenti la produzione delle nocciole per uso alimentare e ha prodotto l’individuazione di misure di prevenzione e protezione da adottare per rendere le diverse operazioni più sicure.
Alla fine del percorso è stato prodotto un opuscolo contenente i rischi e le misure di sicurezza. Saranno tenute varie assemblee ed incontri con lavoratori e imprenditori per la sensibilizzazione alle tematiche della sicurezza. Allo stesso tempo saranno diffusi gli opuscoli presso 300 le aziende del settore.
La coltivazione del nocciolo è storicamente una delle principali risorse per gli agricoltori delle province campane ed in particolare della provincia di Avellino. La coltivazione avviene prevalentemente in terreni collinari e ciò rende più difficile l’utilizzo di attrezzature meccaniche esponendo in particolare gli operatori ad infortuni, spesso mortali, per il ribaltamento dei trattori. Sono inoltre significativi gli effetti sulla salute degli operatori per l’utilizzo di prodotti chimici antiparassitari e concimi e nella fase di raccolta è spesso necessario assumere posture incongrue e soprattutto movimentare, anche manualmente, carichi significativi che predispongono a patologie a carico del sistema muscoloscheletrico.
Al convegno interverranno, per i saluti:
RIZIERI BUONOPANE: Presidente Provincia di Avellino –
ORAZIA CODIRENZI: direttore della Direzione territoriale INAIL di Avellino-
Benevento STEFANO DI MARZO: presidente CIA Avellino;
per la presentazione del progetto: GIUSEPPE MAURIELLO: I.R.FO.M. –
GRAZIA MEMMOLO: direttore della Direzione Territoriale INAIL Salerno –
MICHELE DEL GAUDIO: ricercatore INAIL UOT Cvr di Avellino –
CARLO MAZZA: Presidente Comitato Promotore Nocciole d’Irpinia IGP.
Concluderà ADELE POMPONIO: Direttore Regionale Vicario Inail Campania