di Sebastiano Gaglione
SPIDER-MAN 3 (2007)
A volte il nemico più grande è quello che si nasconde dentro di noi: è questo l’incipit di questo terzo e conclusivo capitolo della saga di Raimi.
L’introduzione di Venom, interpretato da Topher Grace (personaggio che Raimi non amava particolarmente, ma che fu costretto ad introdurre a causa delle scelte imposte dalla major), permette al regista di scandagliare a fondo l’animo e la moralità dell’eroe di punta della Casa delle Idee.
Tra gli altri villain del film ci sono New Goblin (interpretato da James Franco) e Sandman (interpretato da Thomas Haden Church). Nel film emergeranno delle scomode verità e dei colpi di scena che andranno a mettere a dura prova i principi morali di Peter, oltre che gli eventi del primo film.
L’amore tra Peter e Mary Jane viene stavolta messo a dura prova dal cambiamento di Peter (influenzato dal simbionte) e dall’introduzione del personaggio di Gwen Stacy (Bryce Dallas Howard), che però non viene sfruttata appieno.
L’unico nemico degno di nota del film è l’Uomo Sabbia, la cui caratterizzazione è davvero ben fatta. Inoltre, le motivazioni che lo spingono ad esser un super criminale “costringono” lo spettatore, nonostante tutto, ad empatizzare con il suo personaggio.
Seppur Spiderman 3 sia il film della trilogia originale ad aver incassato di più al box office, fu fortemente stroncato dalla critica. In particolar modo, vennero criticate soprattutto le scelte imposte dalla major: a partire dalla presenza dei troppi villain presenti nell’adattamento cinematografico, che non permettono al regista di usufruire di quel minutaggio necessario per attribuire a tutti i personaggi una caratterizzazione degna di tale nome. Per non parlare dell’eccessiva comicità e dei momenti cringe, che tuttavia restano iconici (impossibile non ricordare “Bully Maguire” e la sua iconica danza), presenti alla base del film.
Insomma, tutto scorre in maniera troppo frenetica e non permette allo spettatore di godere davvero pienamente della pellicola e dei suoi personaggi; caratteristica che, invece, era stata uno dei punti di forza dei precedenti capitoli.
Spider-man 3 (2007) di Sam Raimi è un film che lascia in bocca un sapore “agrodolce”, proprio come le scene finali della trilogia, che si limitano semplicemente a “socchiudere” il viaggio dello Spider-man di Maguire.
IL QUARTO CAPITOLO MAI REALIZZATO…
Inizialmente, era previsto un quarto capitolo della saga, che fu annunciato ufficialmente da Sony e la cui uscita era prevista per gli inizi di maggio del 2011, ma alla fine non se ne fece nulla. Con questo quarto capitolo, Sam Raimi voleva farsi perdonare dai fan per il disastro combinato con Spider-man 3, ma ebbe, ancora una volta, alcune divergenze creative con la Sony: in sostanza, il cineasta voleva più tempo per produrre il lungometraggio, ma la major non volle concederglielo. Così le loro strade si divisero e la casa giapponese optò per il reboot “The Amazing Spider-man” con Andrew Garfield nei panni del nuovo uomo ragno e Marc Webb in cabina di regia.
In Spider-man 4 avrebbero dovuto fare la loro comparsa Mysterio (interpretato da un fedele di Raimi, Bruce Campbell, già presente all’interno della saga con dei cameo) e l’Avvoltoio (interpretato da John Malkovich); villain riesumati poi per il reboot con protagonista Tom Holland.
Ancora oggi i fan sognano un capitolo conclusivo dalla fantastica saga che li ha accompagnati duranti la loro crescita. Con il ritorno di Maguire nei panni di Spider-man in “Spider-man: No Way Home” a distanza di 14 anni dall’ultima volta, chissà che uno Spiderman 4 non venga realizzato (ovviamente con uno script del tutto nuovo), d’altronde la Sony lo sa bene che incasserebbe molti miliardi (visti anche i risultati recenti dell’ultimo lungometraggio).
Del resto, come dichiarato da Raimi in una recente intervista, non si sarebbe mai aspettato nemmeno di dirigere nuovamente un cinecomic come “Doctor Strange – Nel Multiverso della Follia” e tutto il cast ed il produttore si sono dichiarati più volte favorevoli ad un eventuale ritorno; quindi, le ultime dichiarazioni di Raimi lasciano ben sperare.
Che altro dire, non ci resta che stare a vedere, d’altronde con il multiverso è davvero tutto possibile e lo Spider-man di Raimi avrebbe ancora qualcosa da dire, per chiudere in maniera definitiva con il suo personaggio, con un ultimo “canto del cigno” (magari prendendo a modello quel capolavoro di “Logan” di James Mangold).
In definitiva, il Peter Parker di Maguire viene incarnato ancora meglio del suo alter-ego; impacciato, afflitto dai sensi di colpa, ma sempre pronto a sacrificarsi per gli altri sulla scia dell’insegnamento di zio Ben.
La sua evoluzione nel corso della trilogia è una delle migliori mai viste su schermo.
Il suo Spiderman è storia. Fa parte dei nostri cuori perchè ha fatto parte delle nostre infanzie. È inappellabilmente, assolutamente e categoricamente immortale.
CURIOSITÀ…
– Nella sceneggiatura primordiale, era addirittura previsto un brevissimo cameo del Wolverine di Hugh Jackman salito alle luci della ribalta nei primi anni 2000, ma la Sony e la Marvel non riuscirono a stringere l’accordo con la 20th Century Fox (acquistata dalla Disney nel 2019) che in quel periodo deteneva i diritti dei mutanti.
– Le differenze principali con il fumetto risiedono nel fatto che Peter è in grado di produrre ragnatele organiche con il proprio corpo (proprio come prevedeva la sceneggiatura di Cameron), in quanto, per il regista era inverosimile che un ragazzo potesse riuscire a fabbricarsi un liquido ragnatela con le sue sole mani.
– In Spiderman 2, il protagonista Tobey Maguire avrebbe dovuto esser sostituito, a causa di un problema alla schiena, da Jake Gyllenhaal (in quel periodo fidanzato con Kirsten Dunst), ma fortunatamente riuscì a riprendersi e potè continuare ad essere Spider-man. Tuttavia, Gyllenhaal entrò comunque a far parte del franchise cinematografico dell’uomo ragno “qualche anno” più tardi, poiché nel 2019 interpretò la parte di Mysterio, uno dei villain dello Spiderman di Tom Holland.
CITAZIONI CELEBRI DELLA TRILOGIA…
“Da un grande potere derivano grandi responsabilità”
(Zio Ben a Peter, in Spider-man)
“Io penso che ci sia un eroe in tutti noi. Che ci mantiene onesti. Ci dà forza. Ci rende nobili. E alla fine ci permette di morire con dignità anche se a volte dobbiamo mostrare carattere e rinunciare alla cosa che desideriamo di più, anche ai nostri sogni.”
(Zia May a Peter, in Spider-man 2)
“Qualunque cosa dobbiamo affrontare, qualunque siano le nostre lotte interiori abbiamo sempre una scelta. Me l’ha insegnato il mio amico Harry.”
(Peter al funerale di Harry, in Spider-man 3)