Sono di calzante attualità e strettamente correlati adaspetti rilevanti del controverso discorso pubblico inatto, tanto più complicato nei nodi da sciogliere, se rapportato alle difficoltà e contraddizioni, da cui è segnato il sistema politico nazionale, sempre piùripiegato su se stesso e senza slanci ideali; sono i nuclei tematici focalizzati da Anastasiya Mamonova nella tesi, con cui ha concluso l’iter di sudi per il conseguimento della laurea triennale nella Facoltà diEconomica e Commercio della Federico II, compiendo una puntuale e attenta ricognizione su Disuguaglianzae tassazione. Effetti redistributivi dell’Irpef edisuguaglianza di reddito in Italia.
E’ un’articolata trattazione di profilo normativo e tecnico- specialistico, con organici ed esaustivi approfondimenti che fissano la complessità delle politiche fiscali recepite nel quadro legislativo,facendo risaltare le correlate incidenze sulle dinamiche della vita sociale, vera e propria cartina di tornasole del reale stato di salute della democrazia. E’ un’ importante elaborazione di ricerca, documentata con ricchezza di dati e dettagli analitici, discussa con la professoressa Sara Moccia, docente ordinaria nel Dipartimento di Scienze economiche e statistiche nell’Ateneo federiciano. E gratificata dal riconoscimento della massima votazione.
Per Anastasiya Mamonova – poco più che ventenne- il traguardo della Laurea triennale appenasuperato costituisce il ponte di passaggio nel prosieguo degli studi di Alta formazione in Scienze delle finanze nell’ambito della Scuola superiore meridionale di recente istituzione con provvedimento del Ministero dell’Università ed asse portante delle strategie della Federico II, funzionale ad elevare gli standard di preparazione delle giovani generazioni di studiosi e ricercatori, promuovendone e favorendone le interazioni di respiro nazionale e internazionale, alla luce delle molteplici connessioni che alimentano leculture umanistiche, scientifiche, tecnologiche, matematiche, naturali, naturalistiche e sociali delnostro tempo, in un mondo senza frontiere e policentrico.
E, di passaggio, sarà opportuno ricordare che la Scuola superiore meridionale, fortemente voluta dall’attuale sindaco partenopeo, Gaetano Manfredi, con lucida e concreta visione del futuro del Sud collegato alla circolazione delle idee e delle conoscenze, richiama sul piano pubblico e della laica concezione della cultura il modello della Scuola superiore di Pisa, la rinomata e prestigiosa Normale, rigorosamente selettiva, ma anche ben premiante di supporti e sostegni in tutte le forme e modalità possibili in virtù dell’intervento dello Stato, ieri come oggi, dei talenti e dei meriti, autentiche fonti di emancipazione umana e di evoluzione della società. E la Normale di Pisa è stata fondata nel 1810 da Napoleone.
Ad Anastasiya gli auguri di ad maiora ac meliora semper per l’impegno che profonde nello studio e nellaricerca, tenendo ben presente l’azione che svolge, partecipando con il personale contributo di idee alla vita culturale del territorio. E basterà citare in proposito, gli interventi sul Viaggio nella Costituzione, di cui nel biennio 2018 \ 2019, tra gli altri sono stati protagonisti Ciriaco De Mita, Gaetano Manfredi, Gianfranco Nappi, Franco Manganelli, Raffaele Lieto, e i più recenti Forum storico-politici e religiosi sulla guerra che tormenta l’ Ucraina e angustia l’Europacomunitaria, nel segno delle iniziative promosse dal Circolo L’Incontro.