Era la metà del mese di marzo 2016 , ed io e come tra l’altro tanti forinesi, quando vedemmo ruspe ed escavatori iniziare i lavori del malconcio Palazzo Marconi nella Piazza Tigli tirammo davvero un sospiro di sollievo agogniando una speranza; quella che finalmente quel luogo che tanti anni prima era stato simbolo locale per molte persone, perché ospitante le Scuole Elementari finalmente potesse ritornare al lustri fasti che furono anche perché chiedendo variegate informazioni a politici locali, e componenti delle ditte che li operavano, tutti davano conferma che lo stato d’uso della ventura opera sarebbe stato scolastico. Molti pensammo finalmente, un plesso all’avanguardia e dunque basato sui nuovi criteri antisismici moderni che avrebbe permesso la chiusura di qualche altra struttura scolastica dubitativamente non a norma. La nostra felicità era ancor più alimentata , sia dalla politica locale , quanto dal cartello illustrativo che ci indicava un termine anche molto breve alla fine dei lavori di completamento. Dunque tutto bello, tutto buono e forse anche caratteristico vedere le vecchie mura dell’edificio ingabbiate da una mastodontica struttura per cercarne un recupero voluto , o costretto dagli organi delle Belle Arti per salvaguardarne l’antichità. Sono ormai passati Sei Lunghi anni e di questa astrusa faccenda , nessun forinese sa cosa ne è stato e cosa ne sarà. In verità si sono succeduti due Sindaci ovvero l’ ultimo due volte, ma tantomeno i Forinesi , sanno il destino della stessa, ( qualche cittadino asserisce ” questo palazzo manderà il Comune in dissesto finanziario) .E nell’ ultima legislatura comunale pur avendo visto occupate poltrone da ” piu’ che titolati Assessori ” anche più addentrato , non è che precedentemente non lo fossero , ma purtroppo della vicenda della Scuola Marconi anche per un senso di degna trasparenza dell’ attività governativa pubblica, ormai non si conosce più nulla. Tutto avvolto in una nube di mistero di fragorosi silenzi , che non sembrano far presagire una rosea alba . Vi terremo aggiornati. Daniele Biondi .