di Felice Sorrentino
100.000 euro dalla Regione Campania per realizzare un museo virtuale nelle basiliche paleocristiane.
Questa la cifra stanziata con la manovra finanziaria approvata in consiglio regionale, figlia di un emendamento al bilancio presentato dal consigliere regionale Giuseppe Sommese, nativo proprio di Cimitile.
Il progetto prevede la realizzazione di un museo immersivo 4.0 che possa accompagnare i visitatori dello storico sito archeologico in un viaggio in 3D attraverso i luoghi di culto come erano in origine e viverne i momenti come catapultati nell’epoca paleocristiana. Il tutto grazie alle nuove tecnologie sperimentate con successo in tutto il mondo.
-“Sono cresciuto a due passi dalle basiliche di Cimitile” – spiega l’Onorevole Sommese – “Ho sempre provato un grande orgoglio e senso di appartenenza verso un sito che dovrebbe essere valorizzato il più possibile e fatto conoscere al mondo per il tesoro inestimabile custodito al suo interno. È uno dei più importanti esempi di arte paleocristiana dell’intera penisola italiana e la nostra regione ha il dovere di condividerne le bellezze con una platea più ampia possibile”. –
La realizzazione del progetto sarà affidata all’Agenzia di sviluppo dei comuni dell’area nolana di cui, oltre alla città metropolitana di Napoli, fanno parte ben 18 comuni del nolano.
– “Le basiliche Paleocristiane di Cimitile – spiega l’amministratore unico dell’Agenzia di Sviluppo, Vincenzo Caprio – rappresentano una risorsa eccezionale per l’intero territorio in termini di crescita economica e turistica. L’occasione che ci è stata fornita dalla Regione Campania grazie all’impegno del consigliere regionale Giuseppe Sommese conferma il potenziale del sito ed offre una straordinaria possibilità di creare le condizioni per farlo emergere oltre i confini regionali moltiplicando le possibilità di fruizione ed adeguandole all’offerta culturale dei maggiori complessi nazionali ed europei. Una sfida che l’Agenzia, con i sindaci soci, è pronta a cogliere con la responsabilità e la competenza che, grazie all’emendamento di Sommese, è stata riconosciuta”.