Tra i migliori vini italiani, di certo, figura il campano Greco di Tufo. Eccellenza della terra irpina, è un vino che beneficia della menzione Denominazione di Origine Controllata e Garantita e per tal motivo viene prodotto solo in otto comuni dell’avellinese: Tufo, Altavilla Irpina, Chianche, Montefusco, Prata di Principato Ultra, Petruro Irpino, Santa Paolina e Torrioni. Dalla incantevole storia di questo pregiato vino, prende le mosse un evento organizzato il 14 gennaio alle ore 18 presso Villa Montesano nel ridente comune di San Paolo Bel Sito. L’ evento vuole non soltanto essere un focus sulla storia del vitigno attraverso i secoli ma vuole anche raccontare la storia di una delle principali cantine produttrici, le Cantine di Marzo. Stando alla leggenda, nel lontano 1647, anno in cui imperversava la peste, Scipione di Marzo scappò dal suo Paese natale, San Paolo Bel Sito per rifugiarsi nell’ avellinese comune di Tufo. Secondo il racconto leggendario, pare che il sampaolese abbia portato con sé l’uva di un antico vitigno diffuso sulla costa Campana, il Greco di Nola e l’abbia trapiantato sulle colline di Tufo. Nei secoli, questo vitigno si è perfettamente adattato al sottosuolo del comune irpino, un sottosuolo ricco di minerali e di zolfo che conferisce al vino la sua peculiare mineralità. All’ evento, organizzato dal consigliere comunale del Bel Sito Aniello Sabatino, saranno presenti il Sindaco di San Paolo Raffaele Barone, il titolare delle storiche Cantine di Marzo, Ferrante di Somma, Antonella Monaco, esperta in ampelografia, Vincenzo Mercurio, miglior enologo italiano dell’anno 2022, Ernesto Lamatta, delegato Ais (Associazione italiana sommelier) Vesuvio e Daniele Antignani di Villa Montesano. L’ incontro aperto al pubblico intende anche essere una occasione per promuovere e far conoscere la storicità e le bellezze del borgo ai piedi del Monte Cicala. La serata, occasione di convivialità per gli amanti della bevanda di Bacco, si concluderà con una degustazione di vino e finger food.
FRANCESCO DI PALMA