Gli atti di indagine riguardano gli anni tra il 2015 e il 2018, secondo l’accusa diversi studenti sarebbero riusciti a “truccare” la loro intera carriera universitaria, ottenendo esami, lauree e specializzazioni mai sostenuti, oltre sconti e benefici sulle rette da pagare.
Per quanto riguarda gli ultimi, stanno affrontando un processo e la loro posizione è al vaglio del giudice di Nocera Inferiore. Sugli studenti e i genitori, invece, pende l’accusa di frode informatica, accesso abusivo ai sistemi informatici, falsificazione di bollettini per i pagamenti delle rette universitarie.
Gli accertamenti della Guardia di Finanza furono avviati in seguito alla denuncia presentata dallo stesso Ateneo che aveva rilevato delle irregolarità nella procedura di immatricolazione di due studenti iscritti alla Facoltà di Medicina e Chirurgia senza però essersi classificati in graduatoria.
Si tratta di persone residenti nel capoluogo, a Lauro e a Contrada. Stando all’impianto accusatorio del pubblico ministero della Procura salernitana per la studentessa avellinese – oltre a due esami mai sostenuti e inseriti nella sua carriera universitaria grazie all’ accesso abusivo al sistema Esse 3 dell’Università – era stata modificata la fascia reddituale, facendola rientrare in quella più bassa e consentendole di pagare meno tasse.
Ora si attende nei loro confronti la decisione da parte del Gup del Tribunale di Salerno, quando il primo marzo verrà celebrata l’udienza preliminare per gli indagati.