Domani, venerdì 27 gennaio, per la Giornata della Memoria, il Comune di Avellino e l’Associazione Culturale Italo – Tedesca, porteranno al Massimo oltre 1000 spettatori, tra studenti e professori accompagnatori, provenienti da tutta la Campania per celebrare la liberazione, da parte dell’Armata Rossa, del campo di concentramento di Auschwitz in Polonia.
Avellino, giovedì 26 gennaio 2023 – Nella Giornata della Memoria, Avellino ricorda l’orrore dell’Olocausto e la liberazione, da parte dell’Armata Rossa, del campo di concentramento di Auschwitz in Polonia. E lo fa attraverso il teatroche si fa indagine storica. Attraverso il frammento di una vicenda familiare che diventa un manifesto sull’importanza di una memoria collettiva. Attraverso uno spettacolo vibrante e coinvolgente, “Wolfszeit – Il Tempo dei Lupi”, diretto da Gianluigi Gherzi che venerdì 27 gennaio alle ore 10:30 sarà ospitato dal Teatro comunale di Avellino
Il Comune di Avellino e l’Acit, l’Associazione Culturale Italo-Tedesca, portano al Teatro Gesualdo uno spettacolo scritto ed interpretato da Swewa Schneider, con la collaborazione drammaturgia e la supervisione registica di Gianluigi Gherzi che coinvolgerà oltre 1000 spettatori, tra alunni e professori accompagnatori che arriveranno dal Cilento e dal Sannio, dall’area aversana e da tutta l’Irpinia.
In scena una donna, Swewa Schneider, attrice, autrice e protagonista di una storia vera, che indaga sulla biografia del padre, ex soldato tedesco nutrito, come tanti della sua generazione, dall’ideologia hitleriana. Rientrato in patria, sconfitto, sceglie per il resto della sua esistenza di vivere nel silenzio. È proprio nelle pieghe di quel silenzio che la figlia cerca di rammendare una storia personale, quella del padre, che si trasforma in una storia collettiva, universale, capace di coinvolgere un’intera generazione, attraverso le poche tracce lasciate in una scatola, ritagli di giornale, foto, lettere e l’ossessione per la figura di Marlene Dietrich e per la canzone che ha segnato un’epoca “Lili Marlene”.
Sulle note di questa canzone il nastro della memoria si ricompone e si riavvolge riportando a galla gli orrori di una storia privata che si fa Storia collettiva e dolorosa del ‘900.
Alla pièce teatrale parteciperà il sindaco di Avellino, Gianluca Festa, e la presidentessa dell’Acit, la professoressa Maria Gabriella Sementa.