Un turista italiano di 36 anni è stato ucciso sul lungomare di Tel Aviv in un attentato compiuto da un israeliano con l’auto lanciata sulla folla. Il terrorista stava guidando lungo l’ area del lungomare di Tel Aviv quando ha iniziato a sparare ai civili nelle vicinanze, uccidendo l’uomo. La polizia israeliana in seguito ha affermato che il terrorista ha tentato di speronare i pedoni a Tel Aviv prima che la sua auto si ribaltasse, probabilmente a causa dei tentativi fatti per neutralizzarlo. Un ufficiale della polizia israeliana ha sparato al terrorista mentre si avvicinava all’auto, con il terrorista che sembrava prendere la sua arma. Il terrorista è stato successivamente identificato come un cittadino israeliano di Kafr Kassem. Tutte le vittime dell’attacco sono turisti, ha confermato il portavoce di Magen David Adom. L’uomo ucciso era un residente di Roma, un cittadino italiano di 36 anni di nome Alessandro Parini, ha dichiarato sabato mattina presto il ministro degli Esteri italiano. Il ministero degli Esteri italiano ha condannato l’attacco sul suo account Twitter, esprimendo “orrore e profondo sgomento per il codardo attacco a Tel Aviv”. Gli altri sette feriti erano cittadini britannici e italiani, che, come precisa il Magen David Adom, il servizio medico d’emergenza, sono stati ricoverati in due ospedali: Ichilov (Tel Aviv) e Wolfson (Holon). Un uomo di 74 anni, uno di 39 e una ragazza di 17 anni vengono definiti «in condizioni medie». Gli altri quattro feriti (una donna di 70 anni, un uomo di 50 anni, uno di 31 anni e una donna di 27) sono feriti «in maniera superficiale». La leadership araba, guidata da Ra’am e dal movimento islamico ha condannato l’attacco: “Non accetterà in alcun modo l’uso della violenza contro qualsiasi cittadino indipendentemente dalla religione, dalla razza o dalla nazionalità”. Anche Adel Badir, sindaco di Kfar Kassem, la cittadina israeliana da cui proveniva il terrorista, ha condannato l’attacco e ha inviato le sue condoglianze alla famiglia della vittima. “Condanniamo qualsiasi danno a vite innocenti e chiediamo tolleranza da tutte le parti. Questa non è la via degli abitanti di Kfar Kassem”. Gli attentati sono stati compiuti sulla strada 57 nel nord della valle del Giordano in Cisgiordania, vicino allo svincolo di Hamra.