L’europarlamentare Greens/Efa e segretario del Movimento Equità Territoriale: “Oggi ricordiamo l’eccidio dei lavoratori del più grande opificio del Sud smantellato da industriali del Settentrione”
“Era il 6 agosto 1863 quando l’Italia registrò i primi morti sul lavoro dal giorno della sua finta unità, in quella che in pochi oggi ricordano come la strage di Pietrarsa”. Così l’europarlamentare Greens/Efa e segretario del Movimento Equità Territoriale Piernicola Pedicini”. “Un eccidio in piena regola – ricorda Pedicini – compiuto da un intero battaglione di bersaglieri piemontesi che, in assetto di guerra, spararono ad altezza d’uomo e inseguirono con la baionetta innestata gli operai in sciopero contro l’incremento di un’ora di lavoro al giorno (da 10 a 11 ore) e che da mesi non ricevevano un salario. Donne e uomini che avevano contribuito alla crescita della più grande fabbrica siderurgica in Italia. Un polo industriale smantellato un pezzo alla volta, a opera e a beneficio di imprenditori settentrionali. Oggi abbiamo il dovere di ricordare le vittime di quella strage – conclude il segretario del MET – che nessun sindacato ha mai menzionato e di cui non c’è traccia in nessun libro di storia”.