Il successo di Resto al Sud è cosa nota. il programma ideato dal governo italiano per incentivare l’imprenditoria giovanile e il rilancio economico del Mezzogiorno, delle aree del cratere sismico del Centro e delle isole marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord ha fatto registrare, nel corso degli anni, dei numeri molto interessanti ed è per questo motivo che si è giunti al quinto anno.
Nel corso di questi cinque anni, Resto al Sud ha permesso l’avvio di oltre 14mila imprese che, a loro volta, hanno creato 51mila posti di lavoro. La regione più attiva è la Campania (7.042 nuove imprese), seguita dalla Sicilia con 2.192, mentre la Calabria si posiziona all’ultimo posto con 1.960 nuove attività.
In un primo momento l’iniziativa era molto più circoscritta, poiché era destinata ai giovani tra 18 e 35 anni. Attualmente, con la Legge di Bilancio 2021, l’età massima ammessa è stata ampliata a 55 anni. I fondi disponibili sono di 1,25 miliardi di euro ed è utile sapere che non ci sono delle graduatorie, ma le richieste vengono valutate in ordine cronologico di arrivo. Quello che ha conquistato l’utenza sono la semplicità delle procedure di accesso ai finanziamenti e la vasta gamma di possibilità di investimento.
Sono questi i segreti del successo di questo programma, che ha permesso a tanti giovani imprenditori di mettere in piedi la propria attività e di dare il via al proprio sogno, soprattutto in zone in cui si devono fare i conti con la mancanza di risorse e di competenze necessarie per il successo.
In tal modo, il programma si è dimostrato in grado di rispondere alle molteplici esigenze degli aspiranti imprenditori, garantendo loro la libertà di scegliere l’attività che meglio si adatta alle proprie competenze e alle proprie aspirazioni ma anche il luogo in cui insediarsi, così da poter beneficiare delle infrastrutture esistenti e delle opportunità di mercato a livello locale. Per approfondire, consigliamo la lettura della guida di Contributi PMI su Resto al Sud, che analizza in maniera approfondita ogni aspetto. Del resto, la risorsa fa riferimento a uno degli attori storici del settore, da anni punto di riferimento per chi desidera approfondire l’argomento e presentare il suo progetto.
Ricordiamo che, ad oggi, l’incentivo è attivo nelle seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Sono state aggiunte le aree del cratere sismico del Centro, ossia, Lazio, Marche e Umbria, ma anche le isole isole marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord.