Ieri sera 6 maggio, dopo tre rappresentazioni, si è chiusa all’ Auditorium Comunale di Sturno la rassegna teatrale 2023, che ha visto ben tre rappresentazioni, di compagnie teatrali diverse. La stagione iniziata il 18 marzo con la rappresentazione della commedia “Le tre pecore viziose” di E. Scarpetta, della compagnia Attori in corso.
Proseguì il 30 aprile con “Un giallo paesano” di Luigi Pietrolà della Compagnia Luciano Li Pizzi di Artano Irpino.
Ed è terminata ieri sera 6 maggio con “Alice in Wonderland” della compagnia Il tempo di un Sogno , compagnia composta da attori di Gesualdo e Sant’ Angelo dei Lombardi.
Per impegni istituzionali, alla serata conclusiva non era presente Vito Di Leo (Sindaco di Sturno), che ci ha dichiarato ” da sempre organizziamo serate teatrali per allietare non solo i nostri concittadini, ma quelle persone, che ci onorano della loro presenza provenienti dai paesi vicini, come per esempio Flumeri, Ariano Irpino, Gesualdo ed altri. Abbiamo perso circa tre anni, a causa della pandemia, per cui quest’anno la rassegna è stata ridotta a solo tre rappresentazioni, ma tengo a precisare tutte di grande spessore artistico. A differenza delle rappresentazioni precedenti anti-covid, che ebbero il contributo della Provincia di Avellino, quest’anno abbiamo fatto tutto da soli, senza soldi pubblici tratti dal bilancio comunale, ma usufruendo, del contributo delle aziende che operano sul territorio di Sturno e della Valle Ufita alle quali va tutto il nostro riconoscimento, per aver potuto mettere su queste tre serate. Con la rappresentazione di questa sera tutta dedicata ai bambini, diamo appuntamento a tutti per l’anno prossimo e colgo l’occasione per ringraziare non solo tutto il pubblico intervenuto nelle tre serate, ma anche, ai miei collaboratori e assessori dell’ Amministrazione Comunale”.
La rassegna teatrale di Sturno, è stata un vero successo, in special modo la commedia “Un giallo Paesano”, dove gli attori in vernacolo arianese , ha visto una sala completamente piena, in tutti i posti a sedere, dello splendido Auditorium Comunale.
Carmine Martino