di Gianni Amodeo
E’ valso a dare un’impronta di chiaro e forte senso compiuto all’iniziativa, il composito parterre intergenerazionale, altamente qualificato e rappresentativo delle generazioni di ieri, formato ed allestito sul palcoscenico del Colosseo, con la precipua missione di rendere accoglienza alle ragazze e ai ragazzi dell’appena raggiunta maggiore età dei 18 anni nel vivere la loro speciale Festa di transizione dall’adolescenza all’età giovanile, approdata alla nona edizione. Uno speciale Evento per la piccola comunità cittadina, promosso ed organizzato dal Circolo sociale 1890, in collaborazione con la Pro Loco, il Forum dei giovani e con il patrocinio della civica amministrazione, in coincidenza con l’annuale celebrazione della Festa della Repubblica, all’insegna dei principi e valori della Carta costituzionale, regolatori e cardini della civile convivenza. E nella circostanza va ricordato che la speciale Festa della maggiore età, celebrata per la prima volta nel giugno 2012, restando sospesa negli anni dell’emergenza pandemica del coronavirus, ha coinciso con il 75.MO anniversario dell’ entrata in vigore della Carta. Una tenuta sociale e politica – va sottolineato- che attesta la solidità dell’assetto istituzionale dello Stato repubblicano, incardinato negli assi portanti della democrazia parlamentare e rappresentativa, con considerevoli e radicati ancoraggi negli scenari dell’ Unione europea e della civiltà occidentale.
In realtà, il parterre intergenerazionale per la pluralità di contenuti e voci, con cui si è connotato e senza sbavature d’enfasi, ha fatto da leva e supporto per un proficuo incontro dialogante e di ascolto, nell’interagire con le ragazze e i ragazzi neo – maggiorenni, sviluppando un articolato ed ampio ventaglio di informazioni e stimoli conoscitivi, svariando dal locale al globale, puntualizzandone la complessità e le criticità dei tempi correnti. Un’utile e stimolante carrellata di osservazioni e riflessioni nella sobria ed accogliente atmosfera della struttura di via Marconi, con larga presenza di tanti nuclei famigliari, ragazze e ragazzi, per una mattinata di intensa e gradevole socialità, animata da Giusy De Laurentiis con lo stile e la perspicacia che le sono peculiari nel raccontare la Festa, coordinando interventi e motivi di analisi.
Il futuro della comunità e le giovani generazioni
Dal Costituzionalismo all’Intelligenza artificiale
Tra i filoni tematici che hanno segnato, la speciale Festa ritornata, merita rilievo, quello dei profili valoriali ispiratori di stili e visioni di vita che hanno accompagnato – e accompagnano- le generazioni giovanili, dagli anni del Secondo Dopo-guerra ad oggi. Un percorso tratteggiato da Antonio Vecchione, presidente del Circolo sociale 1890, per evidenziare la condizione della società degli immediati anni del Secondo Dopo–guerra, coesa e solidale, ancora pervasa da principi comunitari con matrice propri della civiltà contadina e relazioni interpersonali di diffusa semplicità fiduciaria. Una condizione ben distinta e diversificata dalla realtà contemporanea, frammentata e complessa – chiariva- con cui sono chiamate a rapportarsi le generazioni giovanili sui versanti della formazione e della competizione con metodica e costante applicazione per l’ingresso nel mondo del lavoro. E la Festa della maggiore età – concludeva, Vecchione– vuole costituire un fattore di aggregazione e rinnovato spirito di solidarietà di respiro intergenerazionale, che possa valere per il futuro della comunità e del territorio.
Felice D’ Anna, presidente della Pro Loco, apriva squarci di analisi sul ruolo d’Internet e, più in generale, sulla funzione dei social network che ampliano gli orizzonti dell’informazione e della comunicazione super veloci in circuiti di illimitate dimensioni e prospettive. Un assetto di tecnologie, quello della digitalizzazione, di cui le giovani generazioni possono avvalersi con congrua consapevolezza cognitiva e il necessario spirito critico, per essere attivamente partecipi della vita della comunità di riferimento e della società in generale, favorendone lo sviluppo. E quella dei social network, costituisce una straordinaria opportunità, di cui le generazioni del web, possono fare largo utilizzo, nel segno del potere della persuasione che promuove evoluzione e crescita comune; una straordinaria opportunità- teneva a rilevare D’ Anna– che rappresenta il punto di discrimine tra le generazioni di ieri e le generazioni del web appunto.
Alle nuove frontiere della conoscenza del web, con gli apporti dei social network, il professore Pasquale Napolitano, dirigente dell’Istituto comprensivo Giovanni XXIII, con plessi operativi a Baiano e Sperone, associava il ruolo che le Intelligenze artificiali sono destinate ad assumere in modo sempre più invasivo e pervasivo nelle relazioni interpersonali, sociali, culturali e, ancor più, nelle dinamiche delle attività produttive ed economiche. Una combinazione, che, per se stessa, consegna alle nuove generazioni opportunità di straordinaria portata nell’innovazione profonda nei sistemi di produzione e lavoro, impegnandole nella formazione culturale e professionale, ma anche e soprattutto nel concorrere attivamente alla vita civile e alla crescita della comunità.
E, nell’illustrare la valenza delle Intelligenze artificiali, interessante era il passaggio che Napolitano a volo d’uccello faceva sulla cultura della modernità e sulle idealità dell’ Illuminismo, piattaforme del Costituzionalismo e delle democrazia che coniuga e rende concreti i valori della libertà e dell’uguaglianza. Un lungo cammino per un mondo radicalmente nuovo.
In questo quadro, il sindaco Enrico Montanaro inseriva la riflessione sulla trasformazione dei modelli produttivi in atto, in funzione dell’innovazione e dell’evoluzione tecnologica permanenti. Una riflessione, per esortare le giovani generazioni a vivere la realtà delle comunità d’appartenenza, valorizzando le potenzialità e risorse del territorio, con la necessaria formazione. Un caldo appello a non mollare, puntando sulla fuga verso altre realtà e all’estero.
Di Chiara Lippiello, presidente del Forum comunale dei giovani, era la considerazione conclusiva sugli spunti forniti dagli interventi citati per sommi capi. Una considerazione per marcare la funzione del Forum che riprende slancio e anima nel post-pandemia. Una scelta di apertura e di ottimismo, che fa bene alla comunità.
Poi, la rituale consegna del testo della Carta costituzionale alla trentina, tra ragazze e ragazzi della maggiore età –2023, con il personale attestato di riconoscimento; consegna eseguita dal dottor Antonio Vecchione.
Suggestiva e coinvolgente la performance dell’ Orchestra del Giovanni XXIII– diretta dal professore Giuseppe Di Lorenzo– scandita dall’esecuzione dell’ Inno alla gioia di Beethoven.