Era già stata presentata alla Certosa e Museo di San Martino, lo scorso settembre, l’opera “Sogno di Ida a Procida” della poliedrica artista italo-australiana Ines De Leucio, e pochi giorni fa l’arte della pittrice è tornata alla ribalta in occasione del prestigioso evento “Premio Letterario Internazionale Emily Dickinson – XXVII edizione” svoltosi sempre nella città partenopea. Nell’ambito della solenne manifestazione, presso Castel Sant’Elmo, l’insigne riconoscimento è stato assegnato al libro “Procida. La mediterraneità dell’isola flegrea tra le memorie del passato per immaginare il futuro” a cura di Italo Abate e Maria Grotta. Nell’interessante raccolta di testi scientifico-culturali redatti da studiosi, accademici ed esperti dell’isola di Procida, trovano spazio, infatti, sia contributi editoriali che realizzati da un ristretto gruppo di artisti selezionati, tra i quali De Leucio, ciascuno dei quali ”è stato determinante per l’assegnazione”.
Ampi consensi rinnovati, dunque, per la talentuosa artista, il cui atelier creativo è attualmente ai confini tra Irpinia e Sannio, e che vanta una carriera trentennale con numerose performance sia in Italia che all’estero: Sala del Bramante e Stadio Museo Domiziano a Roma, Firenze, Art Innsbruck, Cannes, fino alla Glenelg Art Gallery di Adelaide, solo per citare alcune famose location. La giornalista e critico d’arte romana Anna Astrella, in un suo scritto, descrive così l’opera Sogno di Ida a Procida: “Un ritratto di emozioni che cattura chi guarda con gli occhi del cuore. Il blu, incarnazione del mare, domina la scena con la sua luminosità sapientemente intervallata da segni bianchi, forme diverse ma allo stesso tempo armoniche che simboleggiano la vegetazione dell’isola.”
Il prestigioso riconoscimento, per la sezione Saggistica, è stato assegnato all’importante testo curato da Abate e Grotta da Carmela Politi Cenere, fondatrice del Premio Letterario e presidente dell’Associazione Culturale “Emily Dickinson”.
Alberto De Rogatis