Alle 5 persone denunciate per truffa qualche giorno fa dai Carabinieri di Montemarano, si aggiunge un trentenne deferito ieri alla Procura della Repubblica di Avellino. L’indagine avviata dai Carabinieri della Stazione di Montefusco, prende spunto dalla denuncia sporta da una donna che, dovendo assicurare la propria auto, è stata attratta da un’offerta di una polizza R.C.A. pubblicizzata su internet. Non esitava quindi a richiedere un preventivo. Ignara del raggiro in cui sarebbe incappata, effettuava il pagamento del premio di circa 400 euro, mediante bonifico bancario. Ma, ricevuta la somma pattuita, il sedicente “broker assicurativo” non provvedeva ad attivare la polizza e si rendeva irreperibile. Dopo aver inutilmente atteso qualche giorno, la malcapitata ha quindi deciso di sporgere denuncia. Le indagini condotte dai Carabinieri hanno consentito di risalire all’identità del presunto responsabile. Si tratta di un trentenne della provincia di Napoli, già noto alle Forze dell’Ordine, che, alla luce delle evidenze emerse, è stato denunciato in stato di libertà per “Truffa”. Questo tipo di truffe, molto diffuse negli ultimi tempi, si basano sul phishing di siti e piattaforme di note compagnie assicurative, attraverso la costruzione di false pagine web pressoché identiche a quelle reali. In queste “trappole virtuali” vengono inseriti contatti telefonici che mettono in comunicazione l’ignara vittima con l’operatore che asseconda o alletta il malcapitato e gli impartisce le modalità di pagamento. I Carabinieri della Stazione di Montefusco consigliano di prestare particolare attenzione nella sottoscrizione di nuovi contratti tramite internet e di verificare, prima della stipula del contratto, che la polizza sia emessa da società e intermediari regolarmente autorizzati allo svolgimento dell’attività assicurativa. Un altro consiglio è di fare attenzione al momento della richiesta di pagamento del premio assicurativo da parte dell’agenzia. Meglio non versare l’importo se l’assicurazione richiede l’utilizzo di metodi di pagamento non tracciati, quali la ricarica di carte prepagate, che non garantiscono la sicurezza del pagante.