di Enzo Pecorelli
Mugnano del Cardinale è triste. Se ne è andato l’ultima figura attrattiva. Antonio Patriciello non è più. Il paese si è svegliato più povero. E francamente, il danno di questa mancanza si ripercuote anche in e per territori limitrofi. Ma anche lontani. ” il bar è il mio primo figlio” ripeteva spesso Antonio. Guardandosi intorno. Il suo habitat naturale era l’American Bar. Ma di figli,realmente, ne aveva ben cinque. Ognuno un ruolo. Ad esclusione di Michelina. Antonietta e Teresa si alternano al banco e nei turni. Elena fa tutto. Ed è molto. Poi, Maurizio. Si è inventato il reparto pasticceria. E lì,forse, c’è stata affermazione e vittoria. Determinante la fattiva partecipazione di Enza. Però, accanto al patron Antonio,sempre e comunque, si è accampata la delicata sensibilità della sua cara moglie. Donna discreta. Il nome di American Bar ha travalicato,ampiamente, qualsiasi confine. La bontà confezionata è di uso e consumo,almeno, regionale. Antonio Patriciello ha fatto impresa.Rimbalza negli occhi la sua figura. Danzava tra la macchina del caffè e le vetrine dei dolci. Sempre,immancabilmente, fasciato nel grembiulino arrotolato sul ventre. Non ha mai servito una tazzina senza corredarla con un sorriso. Potevi dire tutto. La sua risposta era un ghigno conciliante. Non sapevi se ti avesse ascoltato. Ma era terapeutico. Eri più calmo. E l’aroma servito,faceva il resto. Ha avuto attestati di stima ufficiali e non. In una intervista televisiva spiegò, in maniera efficace, con poco, i suoi inizi. La sua opera,la sua iniziativa ed il progetto immaginato. American Bar significava fare l’America. Creare solidità. Qualcosa che prima non c’era. L’evento triste della sua scomparsa può sembrare una colonna abbattuta della comunità. Ma la sua memoria, ciò, non lo consentirà. L’ntraprendenza della sua stirpe continuerà a solcare il suo tracciato. Ed ogni espresso arrivato sul banco avrà sapore ancora più denso. Di evocazione.Il caffè, da te,sarà costantemente gradevole. Ora,anche di più. Nessuno ti dimenticherà.
A Dio Antonio…
Enzo Pecorelli