Dopo la fase preliminare che ha portato alla presentazione delle liste elettorali nei comuni dove si vota per rinnovare i propri civici consessi il prossimo 26 e 27 maggio, è iniziato il tam tam dei candidati per chiedere agli elettori la preferenza. C’è chi comincia a salutare tutti quelli che si incontrano, che prima mai avrebbero degnati di uno sguardo. E’ un via vai, c’è chi entra e chi esce dalle abitazioni dei propri compaesani, dove appunto si presentano e si chiede la preferenza per se e per la lista in cui si è candidati. Ci si fa accompagnare da amici, parenti da chiunque possa dare una mano per contribuire alla causa. In alcuni casi ci incrocia o addirittura ci si trova in presenza di altri amici di lista, per non parlare poi dei casi in cui ci si incrocia con gli avversari. Capita spesso anche che quelli meno esperti a volte si presentino in abitazioni di parenti di persone candidate, ma il porta a porta può creare anche questo. Usciti dall’abitazioni i più diligenti provvedono a segnarsi sul proprio taccuino, qui due, uno, tutti. Alla sera sommando il lavoro del giorno si rischia addirittura dire: basta cosi altrimenti prendo più voti del sindaco. La politica alle prime esperienze è anche questa e lo sa chi si è candidato almeno una volta. Per poi alla fine rimanere delusi di quelle aspettative che uno si era prefissato. In questo mese di campagna elettorale i paesi si ravvivano, si consumano litri e litri di limoncello, nocillo, amaro, chilogrammi e chilogrammi di caffe, diciamoci la verità si da una mano anche all’economia. Questo è uno degli aspetti belli della politica di paese. Al di là di tutto un in bocca a lupo a tutti i candidati.