La poetica di Armando Fusaro è voce dell’anima dalla quale fluiscono canti di amore, di amicizia, di verità, ma anche delusioni, incertezze, timori. Egli ci conduce in un viaggio dove gli elementi sono le realtà della vita stessa, gli ostacoli, le sofferenze, i ricordi, e ancora inni all’amicizia, moniti contro la violenza e fede, tanta fede che accompagna la sua parola di uomo certo di non essere solo.
Il poeta adotta il verso sia in lingua che in dialetto napoletano rafforzando così il senso del suo dire attraverso idiomi particolarmente descrittivi e incisivi. Un’interiorità che è simbiosi d’altre realtà, poiché l’essere umano è spesso in preda agli stessi desideri, alle stesse paure, l’uomo in quanto fragile di fronte agli eventi alle circostanze, alle difficoltà odierne.
Egli attraverso le sue liriche si apre al lettore come farebbe con un amico, un fratello, una sorta di “confessione” esternata per avere un ascolto, un assenso e condividere con gli altri quella stessa realtà fatta di essenza pura senza retorica o falsità.
Quasi carezze le sue parole che piano entrano nel cuore del lettore diventando perle da custodire, perché d’amore si parla, di pace e di speranza, dove intorno a noi c’è oscurità e indifferenza, e l’egoismo impera, dove nessuno parla più d’amicizia e di perdono, dove la rabbia striscia ad ogni passo e l’uomo l’assorbe.
Armando Fusaro ci dona la poesia del cuore in una sorta d’insegnamento al rispetto, all’ascolto dell’altro, all’abbraccio dell’amico e alla riflessione che il nostro tempo ormai freddo ed egoista, c’impone.
I suoi, sono cantici emozionali, voli di parole, viaggi di pensieri che entrano nelle menti e restano lì a farci meditare che forse con un po’ di volontà potremmo essere migliori di quello che siamo.