NOLA. “Odcec di Nola e Arma dei carabinieri, guardiani della legalità e dell’economia sana dei nostri territori” il tema del convegno nel corso del quale è stata presentata l’attuazione della convenzione stipulata tra il CNDCEC (Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili) e i carabinieri in cui si è dibattuto di Antiriciclaggio e Autoriciclaggio, Misure di Prevenzione Patrimoniali, Falso in Bilancio, Compliance e Normative Finanziarie. Convegno che si è tenuto nella suggestiva location del museo archeologico di Nola alla presenza dei 32 Comandi di vario livello (Compagnie, Tenenze, Nuclei, Sezioni e Stazioni) che fanno capo al Gruppo di Castello di Cisterna e rientrano nel territorio di competenza del tribunale di Nola.
Protagonisti del workshop Felice Rainone presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e Degli Esperti Contabili di Nola, il tenente colonnello Paolo Leoncini comandante del Gruppo carabinieri di Castello di Cisterna, Carlo Buonauro sindaco di Nola Paola Del Giudice presidente del Tribunale di Nola, Marco Del Gaudio procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Nola, Fabrizio Luongo vicepresidente della camera adi commercio di Napoli, Giacomo Franzese direttore del Museo storico archeologico di Nola, Claudio Ricci amministratore delegato Interporto Campano SpA, Giuseppe Romano presidente Consorzio ASI Napoli, Francesco Urraro componente del Consiglio di Presidenza della giustizia amministrativa. Particolarmente interessanti le approfondite relazioni di Marco Maffei professore ordinario di Economia Aziendale, Università degli Studi di Napoli “Federico II”, Annalisa De Vivo Consulente CNDCEC Area Antiriciclaggio/231 e Francesco Maria Vicino Sostituto procuratore della Procura della Repubblica di Nola il tutto egregiamente moderato dalla giornalista de “il Mattino” Carmen Fusco. La convenzione tra commercialisti e carabinieri punta a promuovere forme di collaborazione in quei settori di interesse comune per rendere più efficace l’azione di prevenzione e contrasto ad ogni tipo di illegalità nel settore economico finanziario. Il protocollo siglato prevede diverse forme di collaborazione sia di carattere informativo formativo che operativo, scambi di informazioni e di esperienze non solo nell’ambito prettamente economico, ma anche in quello procedurale delle misure di prevenzione patrimoniale che può essere utile alle attività di polizia giudiziaria tanto più poi nel contrasto alla criminalità organizzata.