È il Museo di Archeologia e Storia del territorio di Acerra e Suessola che nasce, presso i locali del Castello Baronale di Acerra, con la firma dello schema di convenzione da parte del già Sindaco di Acerra Raffaele Lettieri, del già direttore regionale per i Beni Culturali prof. Gregorio Angelini e del dirigente della Regione Campania Dott.ssa Rosanna Romano.
Il nuovo Museo è un elemento di valorizzazione dei due siti antichi ricadenti nel territorio comunale di Acerra, la città romana e la Suessola etrusca. Attraverso l’esposizione dei reperti archeologici mira a ricostruire la storia della cultura e della topografia degli insediamenti sul territorio acerrano.
Il polo museale è stato allestito nei locali al piano terra del Castello Baronale di Acerra, un tempo utilizzati come scuderie, rese disponibili dall’Amministrazione comunale. Il Castello costituisce uno dei principali monumenti cittadini, e con la nascita del Museo di Archeologica e Storia del territorio di Acerra e Suessola tornerà ad essere il centro della vita politica, sociale e culturale della città.
Si tratta di un sito di alto interesse culturale e storico in città, che con l’esposizione di una parte della Collezione archeologica Spinelli, attualmente custodita al Museo Archeologico di Napoli, diverrà una vera e propria tappa per ripercorrere un pezzo dell’importante storia di Acerra, grazie anche all’approvazione nei mesi scorsi da parte della Regione Campania dello schema di convenzione tra Ministero per i beni e le attività culturali – Direzione regionale per i beni culturali e il paesaggio (DRBCP) della Regione Campania/SSANP – Regione Campania – Comune di Acerra.
Il MAAS è un vanto della città, scrigno di territorialità, tesori e frammenti della storia di Acerra e Suessula, antiche città che hanno visto la luce nella piana dei Regi Lagni. Sono presenti corredi tombali del IV sec. a.C., importanti testimonianze di età preistorica rinvenute nel comprensorio acerrano. E poi Suessula: un centro fiorente fin dal IX secolo a.C., ma abbandonato dopo il periodo medievale, del quale si conoscono i resti del Foro e delle necropoli.
Un’attesa durata 41 anni, da quando partendo dagli scavi del post terremoto, c’è stato il primo atto ufficiale della Giunta Comunale dell’epoca che manifestò la volontà di istituire un museo di questo genere. Un iter complesso che nel 2014 ha visto la firma della convenzione grazie ad un impegno costante del Comune di Acerra di concerto con la Soprintendenza ed il Mann.
“Una giornata storica per Acerra”, ha sottolineato il sindaco Tito d’Errico al taglio del nastro al quale hanno preso parte, Raffaele Lettieri, presidente del Consiglio Comunale, Mariano Nuzzo, Soprintendente per l’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’area Metropolitana di Napoli, Rosanna Romano, Direttore Generale Politiche Culturali e Turismo della Regione Campania, Teresa Elena Cinquantaquattro, segretaria Regionale per la Campania del Ministero della Cultura, Daniela Giampaola, della Soprintendenza Abap per il Comune di Napoli, e Luca Cerchiai, dell’Università degli Studi di Salerno.