di Gianni Amodeo
Sport, paesaggio, archeologia.
E’ la carta d’identità della Strabaiano – 2023, che con l’appuntamento di domenica, 19 novembre, approda all’ottava edizione coniugata con il Memorial dedicato a Nico Guerriero, volato in Cielo a 12 anni e che rivive nel candore della fanciullezza attraverso lo Sport nel segno della Regina delle discipline atletiche ed agonistiche per antonomasia, qual è quella del podismo. E rivive nel vibrante sentire delle pagine dei ricordi di coetanee, coetanei e docenti della Scuola secondaria di 1° Alessandro Manzoni, che frequentava a Mugnano del Cardinale, affidati alle sequenze del commovente testo pubblicato con il motto meglio pari che dispari, a cura dell’Associazione Irpinia domani, presieduta da Carmen Avitabile. Motto focalizzato nella limpida introduzione scritta dall’allora preside dell’Istituto di via Montessori, la prof.ssa Annamaria Labruna, evocando la candida generosità di Nico che amava effondersi verso chiunque, di pari età e insegnanti, in slanci di premurosa amicizia con spontanei baci, in gioiosa successione dalla guancia destra a quella sinistra, e poi sulla fronte, chiudendo il conto, con un altro schiocco di bacio sulla guancia destra, perché il quattro è il numero pari dell’ armonica conciliazione ed è preferibile al tre dispari puntuto e spigoloso, come era solito dire.
Un evento, quello della Strabaiano, che, fin dalla prima edizione, si è venuto imponendo sulla scena dello sport della Campania non solo per la funzionalità dell’assetto organizzativo e logistico, ma anche e soprattutto per la caratura agonistica espressa di anno in anno, scalando rapidamente la graduatoria dell’ eccellenza tecnico – agonistica e del grande richiamo, in virtù della partecipazione di forti e ben collaudati team regionali ed extra–regionali, che hanno costantemente onorato al meglio delle loro prestazioni la manifestazione. Un crescendo in termini di prestigio, per il quale la Strabaiano vanta credenziali di tutto rispetto, con cui si colloca al centro del calendario delle competizioni classiche del territorio, ormai in piena fase di recupero della normalità e di rilancio, dopo il superamento dell’ emergenza socio-sanitaria, innescata dal Covid–19.
E’ un ritorno atteso, che si annuncia in bello stile, con la partecipazione di oltre trecento, tra atlete e atleti, che si allineeranno ai nastri di partenza in corso Garibaldi, per affrontare i 10 chilometri della Strabaiano. E’ il percorso che s’infila verso il fatato scenario del vasto Fusaro, disteso ai piedi dei verdeggianti boschi della corona dei Monti Avella, incrociando quella che per secoli è stata l’area dei rinomati mulini ad acqua, importante segmento di lavoro ed economia produttiva del territorio. Un’area,- dal bel paesaggio naturalistico e densa di storia, di cui è simbolo la Grotta di San Michele lungo la via dei Cristiani,- attraversata nei nostri giorni da una comoda ed ampia strada, su cui s’affacciano strutture di buona edilizia residenziale e ristoranti che rendono omaggio e onore alla tipica enogastronomia locale. Un percorso, che tocca in larga parte il perimetro esterno dell’Anfiteatro romano, gemma del patrimonio archeologico di Avella, con la sua splendida cornice carica di lontane e mitiche suggestioni.
Non c’è che dire: un percorso di promozione del territorio, scelto davvero in modo appropriato dagli organizzatori del Memorial, che formano il Gruppo runner Baiano, animato da Fortunato Peluso, podista professionista che per lungo corso di anni ha fatto parte della formazione delle Fiamme azzurre, distinguendosi con significative performance in ambito regionale e a livello nazionale, inclusa la splendida … l’incursione nella sempre affascinante Maratona di New York, nel 2002. E, tuttavia, il primato partecipativo alla straordinaria competizione americana spetta a Mario Stefano Montella – nella foto- altro tenace e nostrano runner in gara tra le migliaia di partecipanti all’evento newyorkese, nel 2001, 2002 e 2003. Ma sul territorio la schiera di runner, podisti, escursionisti e praticanti del trekking è varia e folta. E tra questi ultimi il rapporto con il Sentiero degli dei, in Costiera amalfitana, tanto per dire, è stato – ed è- ben frequente. E basterà citare, Adolfo De Gennaro e Salvatore Lippiello,- da sempre cultori della montagna,- per non dire delle belle esperienze di gruppo realizzate con la stessa meta da socie e soci dell’Incontro, qualche decennio fa.