NAPOLI – Torna per il sesto anno consecutivo il premio “Ambasciatori del Sole” ideato dal quotidiano Napoli Village edito e diretto da Raffaele De Lucia.
La manifestazione in programma il 15 dicembre alle ore 17.30, sarà ospitata dall’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Napoli in Piazza dei Martiri 30.
Come ogni edizione la kermesse, ha un tema portante. Quest’anno il filo conduttore che legherà tutti i premiati sarà “La cultura dell’innovazione e della tradizione”.
Molto spesso innovazione e tradizione sono considerati due concetti antitetici, che non rappresentano soltanto due estremi di un concetto ideologico, ma due modi diversi di guardare il mondo. Da un lato, tradizione significa l’essere legati a dei modelli culturali, comportamentali e professionali, che si sono sviluppati all’interno di una determinata realtà e che sono stati tramandati nel corso del tempo.
Sostanzialmente, essere legati alla tradizione significa restare fedeli a ciò che è stato fatto e sviluppato nel passato, utilizzando modi e metodi che sono già stati sperimentati ed usati in precedenza.
Dall’altro lato, innovare significa aprirsi al futuro, attraverso l’invenzione e l’adozione di nuovi modelli comportamentali e professionali, introducendo nella società, nuove attività, prodotti, modelli di business, oppure migliorare quelli già esistenti.
“Napoli da sempre – spiega l’editore Raffaele De Lucia – è divisa tra una strenua difesa delle tradizione da tramandare alla nuove generazioni e la voglia di aprirsi al futuro sfruttando linguaggi 4.0, innovazioni, intelligenze artificiali.
Ma passato e futuro della nostra città sono fortemente legati e non solo perché senza una storia non ci sarebbe una identità, ma anche perché è nella storia scritta da persone Benedetto Croce, Eleonora Pimentel Fonseca, Matilde Serao, Giordano Bruno che si costruiscono salde fondamenta per il futuro”.
Numerosi i premiati di questa VI edizione.
Tra loro si segnalano l’istituzione Green Blue days, il magnifico rettore della Università Parthenope Antonio Garofalo, lo scrittore Amedeo Colella, il Gran Caffè Gambrinus, il maestro Gaetano Russo, la dottoressa Carmen Manfellotto, l’attore Ciro Ceruti, il direttore dell’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno Antonio Limone, il sindaco del comune di Somma Vesuviana Salvatore di Sarno.
E ancora il consorzio aerospaziale Ali, l’istituzione Innovation Village, il professor Vincenzo Orfeo, il presidente dell’ODCEC Napoli Eraldo Turi, Emilio Marzoli patron di Aestetica, il musicista Marco Zurzolo, la dottoressa Valeria Mirisciotti, il giornalista Guido Pocobelli, il presidente del Premio Cimitile Felice Napolitano.
Il premio che sarà consegnato quest’anno, che raffigura la “tammorra”, è stato realizzato dall’artigiano di San Gregorio Armeno Antonio Genovese.
Accanto alla statuina i neo ambasciatori saranno anche fregiati con la spilla rappresentante il simbolo del quotidiano il “Sole”, realizzato da Roberto De Laurentiis noto artigiano del Borgo Orefici.