Chiarezza sullo stato in cui versano gli impianti di depurazione e sul trattamento dei rifiuti urbani. E’ quanto chiedono, in una nota congiunta, le segreterie di Napoli di Fim, Fiom, Uilm e Fismic a conclusione di un’iniziativa sindacale a Pomigliano d’Arco.
“C’è tanta preoccupazione – ha detto Franco Griffo della Fim – vogliamo, con le Rsu, maggiori garanzie sulla gestione degli impianti e sul futuro, a partire dai diversi trattamenti economici tra i dipendenti a parità di funzione. Resta fondamentale la scadenza degli appalti in essere e bisogna comprendere dalla Regione Campania quali siano le politiche che intendono mettere in atto per il prosieguo delle attività di questi impianti”.
“Ci sono moltissimi elementi di criticità nella gestione delle aziende in appalto – ha evidenziato Mario Di Costanzo della Fiom – spesso, per vincere i bandi di assegnazione, fanno offerte al ribasso che incidono successivamente sulle condizioni materiali delle persone. Quando si riducono i costi sarebbe opportuno sapere che la prima riduzione avviene sulla spesa complessiva da destinare a salute e sicurezza”.
Anche per Gennaro Croce e Attilio Ferretti della Fismic “non si può attendere oltre, la situazione è al limite”. “Siamo solo all’inizio di un percorso che ci vedrà in prima linea per ottenere garanzie certe e in tempi brevi. Non si può continuare con queste gare al ribasso giocando sulla pelle dei lavoratori e degli utenti – hanno aggiunto – e soprattutto si deve smettere con questo continuo rimbalzo di responsabilità. Ci sono ruoli ben definiti, ognuno faccia il proprio lavoro garantendo sicurezza e diritti ai dipendenti”.
“Un fiume di parole, ma poche certezze sulla gestione dei depuratori e degli impianti di smaltimento dei rifiuti del nostro territorio – hanno evidenziato Anastasio Nespolino e Pietro Liguori della Uilm Campania – c’è bisogno di maggior controllo da parte della Regione. Le incertezze sugli appalti contribuiscono a creare un clima intollerabile negli impianti oltre a generare seri dubbi sulla loro sicurezza. Nessuno conosce come si intenda assicurare il servizio ai cittadini e quale fine faranno i dipendenti”.
“Di fronte a tragedie come le morti bianche – denunciano i sindacati – nel nostro Paese si assiste a una rincorsa alla solidarietà attraverso slogan e annunci ma, allo stesso tempo, si vuole imporre una concorrenza al ribasso per l’affidamento di gare pubbliche e private”. Sono state, inoltre, annunciate iniziative con assemblee e un nuovo appuntamento aperto a tutte le forze sociali per puntare i riflettori sulla depurazione delle acque e sullo smaltimento dei rifiuti che impattano sulla quotidianità e sul futuro di tutti.