Molte Comunità Alloggio Protette (Art. 333, Art. 403) sono gestite da cooperative sociali. Alcune di queste cooperative non sono serie e sono dirette da persone incompetenti e avide, dedite al dio denaro.
Assumono personale non qualificato o addirittura privo dei titoli necessari per lavorare, con contratti illegali. Questo accade perché si vuole risparmiare sulle ore lavorative, imponendo turni inverosimili e paghe che arrivano a €2,50 netti l’ora per un monte ore di 12 giornaliere, moltiplicate per 7 giorni, ovvero 84 ore settimanali.
Un educatore serio e con una visione professionale del disagio non accetterà mai tale complicità. E non parliamo delle spese che la legge prevede per il servizio ad ogni singolo utente: zero su zero per vestiario, alimenti di scarsa qualità o addirittura razionati.
Quindi, se devono assumere personale non qualificato o disturbato a livello comportamentale, non si fanno scrupoli. Questa è la mia denuncia pubblica perché questa mattanza di ciarlatani deve FINIRE. Controlli a tappeto, super controlli.
Altre cooperative sociali serie del settore si indebitano per offrire un servizio professionale al TOP. E se leggete bene nell’articolo (Abusa di ragazzine in una comunità alloggio, arrestato educatore), relativo si evince la parola “Dipendente” e non “Educatore”, che dovrebbe avere come minimo un diploma magistrale (vecchio ordinamento fino al 2001), un diploma psico-pedagogico, una laurea triennale o magistrale in Educazione Professionale, Scienze Sociali, ecc.
EDUCATORE
VALENTINO FERRARO – Presidente Associazione “Vivere in Positivo”