Nell’ambito delle operazioni di controllo denominate “Fiume Sicuro”, i militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Summonte hanno deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria il rappresentante legale di una ditta di calcestruzzi.
Le operazioni di monitoraggio del territorio, supportate da Sistemi a Pilotaggio Remoto (droni), si sono rivelate ancora una volta determinanti per scoprire aggressioni al patrimonio naturale e ambientale.
Attraverso il sorvolo sperimentale di alcune aste fluviali della circoscrizione territoriale del Nucleo Carabinieri Forestale di Summonte, è stato accertato che parte del piazzale dell’impianto rientrava all’interno dell’alveo catastale del torrente, dove una vasca in calcestruzzo era stata edificata, configurando così un’occupazione abusiva del demanio idrico.
Durante il controllo presso l’azienda, è emerso che sia l’impianto di produzione di calcestruzzo sia quello di frantumazione di inerti operavano senza l’Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) e senza la comunicazione all’Autorità Competente per il nulla osta per l’impatto acustico, e sono state rilevate irregolarità nella gestione dei rifiuti prodotti nell’esercizio dell’attività.
A seguito di queste gravi irregolarità, è stato disposto il sequestro del complesso produttivo, esteso su circa 9500 mq, e della vasca in calcestruzzo situata nell’alveo catastale del torrente, utilizzata per la raccolta dei reflui industriali, con un valore stimato dei beni posti sotto sequestro che supera il milione di euro.