Un pomeriggio di paura nei Campi Flegrei, dove quattro scosse di terremoto sono state registrate dai sismografi dell’Osservatorio Vesuviano tra le 15.10 e le 15.14. Il terremoto più intenso è stato proprio il primo, con una magnitudo di 2.9, seguito da altri eventi di poco inferiori.
Il susseguirsi delle scosse ha generato momenti di forte apprensione tra la popolazione di Pozzuoli e delle zone circostanti, anche se fortunatamente non si sono registrati danni a persone o cose. Le prime due scosse dello sciame sono state distintamente avvertite anche nei quartieri occidentali di Napoli, aumentando il livello di allarme tra i residenti.
Le autorità locali sono immediatamente intervenute per rassicurare i cittadini e monitorare la situazione. La Protezione Civile e i Vigili del Fuoco hanno attivato tutte le procedure di emergenza previste in questi casi, mentre l’Osservatorio Vesuviano ha intensificato la sorveglianza per seguire l’evoluzione del fenomeno.
“I Campi Flegrei sono una zona vulcanica attiva e il verificarsi di eventi sismici rientra nella normalità di questo contesto geologico”, ha spiegato il direttore dell’Osservatorio Vesuviano. “Nonostante l’intensità delle scosse, non ci sono al momento segnali di un’imminente eruzione vulcanica, ma continuiamo a monitorare costantemente la situazione”.
La serie di scosse ha richiamato l’attenzione sui Campi Flegrei, un’area di grande interesse scientifico per la sua complessità geologica e vulcanica. Gli esperti continuano a studiare questa regione per comprendere meglio i fenomeni sismici e vulcanici, al fine di migliorare le previsioni e la gestione del rischio.