Vacant e Danilo Correale: un’esperienza giunta al termine

Vacant e Danilo Correale: un’esperienza giunta al termine

Domani, 6 luglio, è l’ultimo giorno per ammirare la mostra di Danilo Correale, partenopeo classe 1982, inaugurata il 19 giugno di quest’anno.

La mostra ha avuto luogo nella chiesa di San Severo al Pendinoogni giorno della settimana, esclusa la domenica, dalle 9.00 alle 19.00. Danilo Correale lavora come docente di Video e Performance alla New York University e allo IUAV di Venenzia.

Vacant è un termine che rinvia al vuoto e in particolare l’artista si è voluto collegare al sentimento che suscita la fine di uno spettacolo, le luci dei riflettori che si spengono all’improvviso, il rimbombo degli applausi che diventa sempre più lontano.

Vacant un termine a metà tra l’inglese e il partenopeo, dipende dalla cadenza, ma con uno stesso obiettivo: l’arte può cambiare l’essere umano?

Fondamentale è il connubio perfetto con la Chiesa che ospita la mostra: appena si entra si sente un applauso incredibile in sottofondo che continua lungo tutta la navata. La traccia del suono è stata realizzata con il supporto di Giovanni Roma, sound designer. La peculiarità, che rende estremamente realel’installazione, è il fatto che sono stati utilizzati dei veri applausi tratti dalla Skowhegan School of Painting & Sculpture.

Il progetto è stato finanziato dal Comune di Napoli e curato da Vasco Forconi.

Un invito alla ricerca delle possibili interpretazioni del silenzio e della gloria, dell’arte e di se stessi.

Sarah Massari