La recente inaugurazione del pozzo di Mugnano del Cardinale, destinato a rifornire d’acqua i comuni di Mugnano, Quadrelle e Sirignano, sembrava rappresentare una soluzione definitiva alla crisi idrica che affliggeva queste zone. Tuttavia, nonostante le aspettative iniziali, i problemi persistono, aggravati da una serie di complicazioni elettriche e climatiche.
La situazione idrica a Mugnano del Cardinale e nei comuni circostanti è critica, un riflesso di una crisi nazionale che sta mettendo a dura prova molte regioni d’Italia. Le alte temperature estive e il crescente consumo di energia elettrica, dovuto all’uso massiccio dei condizionatori, hanno fatto sì che le pompe di estrazione dell’acqua incontrino difficoltà operative. La richiesta di un aumento della tensione elettrica all’Enel, necessaria per potenziare le pompe, si scontra con la realtà di una rete elettrica sovraccarica, incapace di soddisfare tutte le esigenze.
Il presidente dell’Alto Calore, Lenzi, insieme ai tecnici, sta lavorando per potenziare ulteriormente le pompe. Tuttavia, il potenziamento richiede un significativo incremento della tensione elettrica, un’operazione che comporta costi rilevanti e che dipende dalla capacità dell’Enel di fornire energia sufficiente.
Il sindaco di Mugnano del Cardinale, Alessandro Napolitano, ha esposto chiaramente la complessità della situazione. Non si tratta solo di una carenza d’acqua, ma di un problema elettrico e di gestione delle risorse. La crisi idrica è accentuata da blackout frequenti, causati dall’elevato consumo di energia per il raffreddamento delle abitazioni e delle strutture pubbliche, compresi ospedali e cliniche.
Napolitano ha anche affrontato la questione politica, criticando chi ha cercato di strumentalizzare la crisi idrica per fini personali. Ha menzionato un video diffamatorio su di lui, sottolineando la sua dedizione e il lavoro svolto negli ultimi cinque anni per migliorare la situazione del comune.
Il sindaco ha invitato tutti, dalla minoranza politica ai cittadini, a partecipare a un dialogo pubblico per discutere le proposte e le soluzioni possibili. Ha ribadito la necessità di un approccio pratico e collaborativo per affrontare la crisi, esortando alla responsabilità e all’azione concreta piuttosto che alla critica sterile.
La questione idrica, quindi, non è solo una sfida locale, ma un problema che riflette le difficoltà strutturali e gestionali del Paese. La soluzione richiede sforzi coordinati tra amministrazioni locali, tecnici e fornitori di servizi, in un contesto dove le risorse idriche ed energetiche sono sempre più preziose e contese.