Il TAR boccia (di nuovo) il biodigestore di Chianche

Il TAR boccia (di nuovo) il biodigestore di Chianche

Un’annosa vicenda da tempo scuote la Media Valle del Sabato: la realizzazione di un impianto anaerobico della frazione umida della raccolta differenziata (noto come “biodigestore”) nel comune di Chianche. Il progetto ha sin da subito incontrato resistenze e perplessità tra associazioni ed enti locali della Media Valle, tanto da spingere i comuni di Altavilla Irpina, Santa Paolina, Tufo, Montefusco e Petruro Irpino a ricorrere contro la Regione Campania e il limitrofo comune di Chianche al fine di ottenere la non realizzazione dell’impianto. In data 29 luglio 2024, per la seconda volta, il Tribunale Amministrativo della Regione Campania ha accolto le istanze dei ricorrenti, sottolineando nella sentenza molteplici criticità legate al progetto. Tra i vulnus evidenziati, innanzitutto questioni di natura logistica, che individuano nell’area PIP di Chianche un luogo non idoneo alla realizzazione del sopracitato biodigestore. Lo stesso PIP, approvato nel 1986, per quanto si legge nella sentenza, risulta ampiamente decaduto. Hanno prevalso, inoltre, motivazioni di carattere ambientale. La realizzazione dell’impianto, infatti, contrasterebbe con la vocazione agricola della Media Valle del Sabato, celebre per produzioni di eccellenza quali il Greco Di Tufo. Si attendono ora le mosse delle parti sconfitte, che potrebbero decidere di avvalersi di ulteriori strumenti per continuare ad avallare le proprie posizioni. (Andrea Squittieri)