Questa mattina, il cimitero di Mugnano del Cardinale è stato teatro dell’ennesimo episodio di furto, aggravando il dolore di una comunità già provata. Oggetto del furto sono stati una pianta e un lumino votivo posti sulla tomba di Jonathan Napolitano, un giovane di soli 27 anni, scomparso prematuramente e il cui ricordo è ancora vivo nel cuore di tutto il paese.
Jonathan era una persona amata e rispettata da molti, e la sua scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile. Il gesto vile di rubare da una tomba è stato percepito come un ulteriore affronto alla sua memoria e un’offesa al dolore dei suoi cari e amici. Questo episodio segue una serie di furti che hanno colpito il cimitero negli ultimi mesi, tra cui il furto di boccali di rame e altri oggetti destinati al culto dei defunti.
La mancanza di un sistema di videosorveglianza, sia interno che esterno al cimitero, rende queste azioni ancor più facili e impunite. Gli amici di Jonathan chiedono con forza che le autorità locali intervengano al più presto per installare telecamere di sorveglianza che possano dissuadere e identificare i responsabili di questi atti spregevoli.
Questo non è solo un problema di sicurezza, ma anche una questione di rispetto per chi non c’è più e per coloro che ancora oggi soffrono la loro perdita. La comunità di Mugnano del Cardinale si stringe attorno alla famiglia di Jonathan, con la speranza che episodi simili non si ripetano mai più.