Di Salvatore Guerriero, Presidente Nazionale ed Internazionale della CONFEDERAZIONE DELLE IMPRESE NEL MONDO e Direttore Generale AGENZIA EUROMEDITERRANEA DI SVILUPPO
1. Introduzione
Il mercato delle nocciole è un pilastro strategico per l’economia agricola globale, con forti implicazioni culturali e sociali, soprattutto in regioni come la Campania, dove la coltivazione della nocciola vanta una tradizione secolare. Grazie alle condizioni ambientali ideali, la Campania è tra i principali attori nella produzione di nocciole in Italia e in Europa, condividendo questa leadership con il Piemonte. In un contesto economico caratterizzato dalla crescente attenzione verso prodotti naturali e sostenibili, è essenziale analizzare lo stato attuale del settore e identificare le sfide e le opportunità per un ulteriore sviluppo.
2. Storia della Nocciola Campana
Le radici storiche della coltivazione della nocciola in Campania risalgono all’epoca romana, quando le zone interne della regione, in particolare le province di Avellino, Benevento e Caserta, cominciarono a essere conosciute per la qualità dei loro prodotti agricoli. La Nocciola di Giffoni IGP, una delle varietà più pregiate a livello internazionale, è simbolo di questo ricco patrimonio. Questo riconoscimento IGP non solo testimonia l’eccellenza del prodotto, ma anche l’importanza di tutelare le tradizioni locali, consolidando il legame tra agricoltura, territorio e identità culturale.
3. Potenzialità del Settore
Il settore delle nocciole offre prospettive di crescita rilevanti:
Domanda Crescente a Livello Globale: La crescente attenzione verso prodotti salutari ha incrementato il consumo di nocciole, particolarmente apprezzate per le loro proprietà nutritive. Ricche di vitamine, minerali e acidi grassi essenziali, le nocciole sono divenute un alimento centrale in molte diete sane. Il mercato globale, soprattutto nei Paesi sviluppati, sta mostrando una maggiore attenzione verso questi prodotti, spingendo la domanda oltre i tradizionali mercati europei.
Versatilità di Impiego: Le nocciole trovano largo impiego in settori diversificati, come l’industria dolciaria, la cosmetica e l’alimentazione. Questo amplia il mercato potenziale, rendendo le nocciole un ingrediente fondamentale per la produzione di cioccolato, creme spalmabili, snack e bevande. Inoltre, il loro uso si estende a prodotti gourmet e a nicchie di mercato particolarmente esigenti, offrendo opportunità di espansione.
Valorizzazione del Territorio: Le certificazioni di origine, come la IGP, stanno acquisendo sempre più valore nel panorama internazionale. La crescente attenzione verso prodotti locali e tracciabili offre un’opportunità per i produttori campani di differenziarsi e conquistare mercati di nicchia ad alto valore aggiunto.
4. Le Criticità del Settore
Nonostante le grandi potenzialità, il settore delle nocciole in Campania deve affrontare sfide significative:
Concorrenza Internazionale Aggressiva: Paesi come la Turchia dominano il mercato globale con volumi di produzione enormemente superiori rispetto a quelli italiani. Questo crea una pressione significativa sui prezzi, che rende difficile per i produttori campani competere a livello internazionale basandosi solo sulla quantità.
Problematiche Agronomiche: Le nocciole in Campania sono spesso soggette a parassiti, malattie e alle conseguenze dei cambiamenti climatici, come siccità e precipitazioni irregolari. Questo non solo riduce la quantità del raccolto, ma incide anche sulla qualità, che è uno dei principali punti di forza del prodotto locale.
Frammentazione delle Aziende: Le piccole dimensioni delle aziende agricole rappresentano un ulteriore ostacolo. La frammentazione del tessuto produttivo limita la capacità di accesso a tecnologie moderne, rendendo difficile l’innovazione e la competitività nei mercati esteri.
5. Il Peso della Concorrenza Internazionale
La Turchia rappresenta il più grande produttore mondiale di nocciole, con oltre il 70% della produzione globale. Altri paesi emergenti, come l’Azerbaigian e la Georgia, stanno rapidamente incrementando la loro capacità produttiva, esercitando ulteriore pressione sui produttori europei, compresi quelli italiani. Il vantaggio competitivo della Turchia si basa su costi di produzione più bassi e volumi maggiori, una concorrenza che i produttori campani possono contrastare solo puntando sulla qualità e l’unicità del loro prodotto.
6. Strategie di Sviluppo per la Campania
Per mantenere e rafforzare la competitività del settore delle nocciole in Campania, occorre adottare strategie precise:
Innovazione e Sostenibilità: L’introduzione di tecniche agricole innovative può migliorare la qualità e la quantità del raccolto. La ricerca può fornire soluzioni per contrastare parassiti e malattie, oltre a ottimizzare l’uso delle risorse naturali, riducendo l’impatto ambientale.
Cooperazione e Aggregazione: Promuovere l’aggregazione tra i piccoli produttori è essenziale per superare la frammentazione del settore. La creazione di consorzi o cooperative permette di ridurre i costi di produzione, migliorare l’efficienza e accedere a mercati più ampi.
Marketing e Promozione: Investire nel marketing, con un forte accento sulla qualità e sulla tracciabilità, è fondamentale per affermare il prodotto campano sui mercati internazionali. L’uso di marchi di qualità come la IGP e la DOP offre un’ulteriore garanzia per i consumatori e un’opportunità di differenziazione.
Diversificazione del Prodotto: Sfruttare nicchie di mercato, come il biologico o i prodotti ad alto valore aggiunto, può rappresentare una strategia vincente per accrescere il valore economico delle nocciole campane e soddisfare la domanda di consumatori più esigenti.
7. Conclusioni
Il settore delle nocciole in Campania ha tutte le carte in regola per crescere, grazie alla sua lunga tradizione e alla qualità indiscussa del prodotto. Tuttavia, per affrontare la concorrenza internazionale e le sfide locali, è fondamentale un impegno collettivo volto a innovare il settore, promuovere la cooperazione e valorizzare le eccellenze locali. Solo con un approccio strategico e integrato sarà possibile garantire uno sviluppo sostenibile del settore, preservando al contempo il patrimonio culturale e agricolo della Campania.