Forino (Av): Il Gruppo di Minoranza Forino Polis tuona contro l’ Amministrazione Olivieri ponendo il quesito se i suoi appartenenti realmente meritano la loro dignità mensile. RICEVIAMO e Pubblichiamo

Forino (Av): Il Gruppo di Minoranza Forino Polis tuona contro l Amministrazione Olivieri ponendo il quesito se i suoi appartenenti realmente meritano la loro dignità mensile. RICEVIAMO e Pubblichiamo

Il Gruppo Consiliare di Minoranza “Forino Polis” tuona contro il Sindaco Olivieri e la sua Amministrazione fino a porsi la domanda se gli stessi realmente siano degni di meritare la loro indennità mensile. Il quesito spazia su vari fronti e noi abbiamo ricevuto e pubblichiamo integralmente:
“Forino non è più sede di dirigenza scolastica a causa della superficialità con cui l’amministrazione ha affrontato la questione della riorganizzazione della rete scolastica in provincia di Avellino. Sarebbe bastato attivarsi con sagacia in tempo debito per scongiurare questo esito disastroso.
Le giovani generazioni ne pagheranno le conseguenze. Le famiglie già adesso subiscono disagi potendo svolgere a Forino le pratiche di segreteria solo due giorni a settimana. E l’anno prossimo la situazione non migliorerà.
Le disattenzioni dell’Amministrazione Olivieri verso la scuola sono tante. Hanno ormai definitivamente chiuso la scuola a Petruro, il servizio di scuolabus funziona male soprattutto per i bambini delle frazioni, la palestra della scuola media non è ancora disponibile per gli alunni. I bambini della scuola dell’infanzia a Forino sono stipati nei locali della Vespucci in situazioni assai precarie dal punto di vista della sicurezza e persino delle condizioni minime di vivibilità. E non si sa ancora quando saranno nuovamente disponibili i locali della scuola dell’infanzia “G. Rodari”.
La nostra opinione è che la Scuola non è tra le priorità degli attuali amministratori; in generale essi sono motivati a riscontrare istanze immediate, convinti che in questo modo possono ottenere i consensi necessari per continuare a sedere sulle poltrone comunali. All’inverso non sono affatto interessati a costruire durature opportunità per il futuro dei cittadini e dell’intera comunità.
E solo così si capisce anche la loro scelta di trasferire la sede del Comune a Palazzo Caracciolo che, essendo occupato dagli uffici, non può più essere utilizzato come attrattore di iniziative culturali e di promozione del paese. È stata desertificata un’intera parte del paese. E intanto i costi per la gestione ordinaria degli uffici, a cominciare dalle forniture di gas ed energia elettrica, sono molto più alti di quelli sostenuti per la sede precedente. Quelle risorse avrebbero potuto essere destinate ad altre attività.
Hanno ignorato le proteste dei cittadini e hanno voluto spostare il mercato settimanale, condannandolo al declino.
Hanno concesso Palazzo Rossi in comodato gratuito per un lungo periodo al Piano di zona che lo ha affidato ad un soggetto del privato sociale. I cittadini di Forino e le loro associazioni per entrare a Palazzo Rossi dovranno chiedere il permesso. Il comune non potrà mettere bocca sull’utilizzo del palazzo ma ha l’obbligo della manutenzione straordinaria. Nei prossimi mesi si sobbarcherà il costo di lavori di adeguamento per permettere ai “gestori” di svolgere le loro attività.
Hanno impiegato circa tre anni per avviare la pulizia delle vasche e dei canali necessaria per contenere gli allagamenti a Celzi. Adesso i lavori procedono a rilento e i cittadini di Celzi dovranno affrontare un’altra stagione con preoccupazione che non sarà mitigata dall’attesa della soluzione che gli amministratori hanno propagandato come definitiva e che, purtroppo, non sarà affatto risolutiva poiché ignora la necessità di interventi strutturali su tutto il territorio comunale.
Per Petruro solo promesse reboanti. È evidente il disinteresse degli amministratori per quella comunità. Non hanno sentito neppure il dovere di avvertire i residenti della mancanza dell’acqua potabile per circa una settimana soprattutto nella parte alta del paese. Di fatto, l’edificio scolastico, del quale avevano pubblicamente presentato il progetto, non sarà più realizzato.