Sabato 26 ottobre 2024, presso il Complesso Monastico di Santa Chiara a Nola, è stato presentato il libro «J’accuse, Regi Lagni» di Gianfranco Nappi, edito dalla rivista “Infiniti Mondi Bimestrale di Pensieri della Libertà”. Il volume, che include un saggio storico di Alfonso De Nardo e un’intervista di Luigi Cosenza, si propone come una denuncia del degrado che ha colpito la “Campania Felix” e, al contempo, come un appello al riscatto. Il sottotitolo in copertina riassume la missione dell’opera: trasformare la “Terra dei Fuochi” nel “Giardino d’Europa” attraverso un impegno collettivo di politica, istituzioni e cittadini.
L’Incontro e i Relatori
L’evento si è svolto nella suggestiva sala settecentesca del Complesso di Santa Chiara, un luogo di origine medievale voluto dal Conte di Nola Roberto Orsini e legato alla Comunità Francescana delle Clarisse. All’incontro, oltre a Gianfranco Nappi, hanno partecipato illustri relatori: Alfonso De Nardo, esperto di bonifiche e fondatore del Centro Studi Bonifiche dell’Italia Meridionale, e Luciana Castellina, giornalista, scrittrice ed europarlamentare di lunga esperienza, attualmente Presidente Onoraria dell’ARCI. La discussione si è concentrata sulla possibilità di ridare dignità al territorio attraverso il recupero ambientale dei Regi Lagni.
Dal “Contratto di Sviluppo” al Corridoio Ecologico dei Regi Lagni
L’idea di un rinnovamento ambientale nasce con il “Contratto Istituzionale di Sviluppo” (CIS) firmato il 22 gennaio 2022 a Caivano. Sostenuto dal Governo Draghi e dal Ministro per il Mezzogiorno Mara Carfagna, il CIS ha coinvolto 66 comuni della Campania, con l’obiettivo di creare un Corridoio Ecologico lungo i 57 chilometri del canale dei Regi Lagni. Nel giugno 2022, il Ministero per il Mezzogiorno ha approvato un finanziamento di circa 199,4 milioni di euro per 67 progetti, alimentando la speranza di una reale trasformazione territoriale.
Il Masterplan del Corridoio Ecologico e il Contributo di Andrea Kipar
Il 1° luglio 2022, il Consorzio Generale del Bacino Inferiore del Volturno ha incaricato l’architetto paesaggista Andrea Kipar di aggiornare il piano di valorizzazione dei Regi Lagni. Il progetto è stato successivamente integrato con il “Tavolo di Amministrazione Veloce” per facilitare le autorizzazioni nei comuni beneficiari del CIS. Il 20 maggio 2023 è stato poi approvato il Masterplan del Corridoio Ecologico, un ambizioso piano per la riqualificazione di oltre 1200 chilometri quadrati distribuiti su quattro province, mirato alla valorizzazione ambientale e al miglioramento della qualità di vita locale.
L’Appello di Gianfranco Nappi
Durante la presentazione, Nappi ha ribadito il suo “J’accuse” contro l’inerzia e l’inefficacia delle politiche attuali, che rischiano di vanificare l’opportunità di trasformare la Terra dei Fuochi in un Giardino d’Europa. L’intervento di Nappi è stato filmato dal sociologo Antonio Castaldo e pubblicato su YouTube da Giuseppe Pio Di Falco per IESUS, l’Istituto Europeo di Scienze Umane e Sociali, come testimonianza dell’appello lanciato per il riscatto di questi territori.
L’Intervento di Alfonso De Nardo e il Rischio di una “Distribuzione a Pioggia”
Alfonso De Nardo ha sottolineato l’importanza del CIS e della visione originaria del progetto, ma ha espresso preoccupazione per la “distribuzione a pioggia” dei fondi, una modalità che rischia di frammentare gli interventi e limitarne l’efficacia. Secondo De Nardo, sarebbe necessaria una gestione più mirata per garantire che i fondi producano un impatto concreto e duraturo sul territorio.
Le Conclusioni di Luciana Castellina
Luciana Castellina ha concluso l’incontro con un appello a favore di nuove forme di organizzazione democratica che possano assicurare stabilità e un impegno costante nel tempo per il risanamento ambientale. Castellina ha incoraggiato una mobilitazione collettiva e sostenibile per dare vita a una “democrazia partecipativa” che metta al centro le esigenze del territorio.
La Storia dei Regi Lagni e la Sfida per il Futuro
La storia dei Regi Lagni affonda le radici nel 1539, quando il Viceré Don Pedro di Toledo avviò i lavori di bonifica, portati poi a termine nel 1610 dal successore Pedro Fernandez de Costa, sotto la guida dell’ingegnere Giulio Cesare Fontana. Questa imponente opera di ingegneria idraulica trasformò una vasta area paludosa in una regione fertile e produttiva. Oggi, a distanza di secoli, i Regi Lagni potrebbero tornare a essere un simbolo di rinascita ambientale, ma solo se sarà possibile superare le sfide burocratiche e politiche che ostacolano il progetto.
Partecipanti e Pubblico in Sala
L’incontro ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti della comunità locale e associazioni, tra cui il Consigliere Comunale Carmine Esposito, Paolino Vecchione dell’ANPI Zona Nolana, il Dott. Gennaro Napolitano di Medici per l’Ambiente ISDE Nola e Acerra, e il sindacalista Ciccio Ferrara della CGIL. Presenti anche esponenti della cultura e della tutela ambientale da Saviano, Cicciano, Mariglianella e altre realtà locali.
L’evento ha rappresentato un momento di confronto e riflessione sull’opportunità unica di trasformare la Campania Felix in un modello di sviluppo sostenibile, un progetto che potrebbe far rivivere l’antico splendore dei Regi Lagni e rendere Nola e i territori limitrofi un vero “Giardino d’Europa”.