di Enrico Stago
La manifestazione del 4 Novembre, dedicata alla commemorazione dei caduti in guerra e all’unità d’Italia, quest’anno si è svolta, a Baiano, all’insegna della semplicità, ma non per questo meno significativa.
Il reverendo Padre don Fiorelmo, parroco della chiesa di S. Stefano, come di consueto, ha celebrato la S. Messa davanti al Monumento in Piazza Francesco Napolitano, dedicato ai caduti di tutte le guerre.
Presenti una rappresentanza della Scuola Elementare, guidati dal Dirigente Scolastico, prof. Pasquale Napolitano, e dalle maestre delle classi IV eV, le autorità militari, tra cui il comandante dei Vigili Urbani, il vice-Comandante della stazione dei Carabinieri, il Comandante della Guardia di Finanza, il Presidente del Circolo dei Combattenti nella persona del dottor Michele Stingone e la massima autorità civile, il sindaco Enrico Montanaro.
Nell’omelia il parroco ha ricordato il sacrificio dei giovani soldati che morirono combattendo per il bene della patria e, commentando le sacre scritture della Bibbia e del Vangelo secondo Marco, si è soffermato soprattutto sui principi di solidarietà gratuita e di amore verso il prossimo.
Al termine della celebrazione della S. Messa, alcuni alunni della Scuola Elementare hanno letto i lavori da loro composti, ricevendo l’approvazione del pubblico presente. Quindi si sono letti gli elenchi dei giovani militari che offrirono la loro vita per il bene dell’Italia e successivamente don Fiorelmo ha impartito la benedizione al Monumento dei caduti di tutte le guerre e soprattutto alla lapide dedicata a Nicola Litto.
Successivamente tutte le autorità e gli alunni della Scuola Elementare si sono recati nella Villa Comunale per onorare il Monumentino dedicato alle vittime civili che il 18 Settembre del 1943 morirono sotto le bombe lanciate dagli aerei caccia-bombardieri americani e tedeschi. Una morte crudele, perché a morire furono soprattutto bambini innocenti che erano in casa in attesa dei loro genitori al ritorno dal lavoro. Infine dopo la benedizione del parroco, è stata letta una commovente poesia che qui si riporta.