Prosegue, da parte della minoranza, lo spaccio di menzogne mirate a condizionare negativamente l’opinione pubblica, senza alcun risultato concreto e che dimostrano di avere poche idee e anche confuse. A seguito del falso e vergognoso documento pubblicato da Rinascita e Per, l’Amministrazione Comunale si vede costretta a ribadire, dopo averlo chiaramente espresso nel Consiglio Comunale del 21 novembre scorso, quanto segue:
La minoranza ha rappresentato, in modo inaccettabile e disonorevole, la situazione della nostra città, basandosi su episodi di criminalità realmente avvenuti, ma che rispecchiano purtroppo ciò che accade ovunque, soprattutto nei Comuni dell’hinterland Partenopeo e non solo. Nessuno ha mai negato questi fatti, come falsamente riportato dall’opposizione, ma è falso dipingere Pomigliano come un luogo particolarmente insicuro. La maggioranza, rifiutando di avallare questa visione deturpata della città, ha proposto la stesura di un documento comune sulla sicurezza. Tuttavia, Rinascita e Per hanno rifiutato.
Sulla questione “strisce blu” la minoranza ha inoltre proposto soluzioni che avrebbero danneggiato le attività commerciali locali e, per questo motivo, tali proposte sono state respinte.
Infine, per quanto riguarda il punto 4 all’ordine del giorno dell’ultima seduta del Consiglio Comunale, le dichiarazioni diffamatorie diffuse dai consiglieri di opposizione, secondo cui il Consiglio Comunale avrebbe approvato un permesso a costruire per condonare abusi edilizi su un’area sequestrata, sono completamente false. Per chiarezza, il permesso a costruire per via Masarda è stato richiesto ai sensi dell’Art. 38 del DPR 380/2001, il quale prevede che spetti al dirigente dell’Ufficio Tecnico, e non al Consiglio Comunale, verificare i presupposti per il rilascio del permesso, come previsto dalla normativa vigente. Il Consiglio Comunale si è limitato a esprimersi sul sussistere o meno del pubblico interesse connesso alla eventuale realizzazione dell’opera, che include una nuova strada di collegamento, parcheggi ad uso pubblico, un parco pubblico di 6.000 mq e 22 appartamenti di edilizia residenziale sociale, pari al 30% degli appartamenti da realizzare, seguendo lo schema di convenzione votato all’unanimità, quindi anche dagli stessi tre consiglieri di opposizione, nel Consiglio Comunale dell’aprile scorso. Se ne deduce chiaramente che in Consiglio Comunale non c’è stato alcun condono di abusi, né, tanto meno, il rilascio di un permesso a costruire su un’area sotto sequestro penale, la cui competenza è esclusivamente della Procura di Nola.
L’Amministrazione Comunale condanna fermamente il comportamento dell’opposizione che, pur di fare rumore, mistifica la realtà e confonde i cittadini. Si ricorda alla parte politica in questione che il vero scempio urbanistico è stato perpetrato durante la giunta Caiazzo, quando furono consentite sopraelevazioni senza aumento delle unità abitative, i famigerati ampliamenti, che hanno rappresentato un danno urbanistico le cui conseguenze si stanno pagando ancora oggi in questa Città. In conclusione, è bene ribadire che le risultanze delle ultime elezioni hanno conferito a questa maggioranza il compito di tutelare l’interesse pubblico, e non a un’opposizione che si sta progressivamente ritagliando un ruolo marginale e privo di influenza reale.