Terremoto politico a Forino. L’ Assessore Carmine Lima ha rassegnato le dimissioni dall’Amministrazione Olivieri. Così pare, così sembrerebbe all’ apparenza. Si perché la questione è ancora avvolta in un folto alone di mistero, in quanto lo stesso Assessore, ha deciso di lasciare questa sua decisione tra le righe di di una lettera consegnata allo stesso Olivieri, il quale Venerdì 29 novembre , nell’ ambito del Consiglio Comunale ha portato a conoscenza tutti gli astanti.
Di quanto capitato e’ il Professor Domenico Fruncillo D
Capogruppo di Opposizione Forino Polis a dettagliarci nel merito chiedendo “Chiarezza , Informazioni e soprattutto Trasparenza ” in una vicenda che presenta ancora moltissimi punti oscuri. “RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: “Il potere è il collante dell’attuale Amministrazione, la distribuzione del potere è il solvente che potrebbe determinarne la dissoluzione. Non conosciamo il testo della lettera con cui ha rassegnato le dimissioni l’assessore Lima. Le ragioni potrebbero essere di natura personale o latu sensu politica. Quando le ragioni personali sono reali, ovvero non sono solo un modo per celarne altre, le dimissioni sono irrevocabili. Vedrete che nei prossimi giorni le dimissioni rientreranno.
E allora le ragioni sono politiche.
I cittadini, perciò, hanno diritto di sapere. Si tratta di dissenso sulle linee di fondo di conduzione politico-amministrativa, di divergenze su un provvedimento o di caselle, organigrammi e ambizioni personali.
Questa compagine amministrativa per bocca del Sindaco e dell’assessore dimissionario protempore ha teorizzato in campagna elettorale e poi praticato in questi anni l’idea che bisogna navigare a vista, giorno per giorno. E dunque presumiamo che non possa esserci dissenso su linee programmatiche-progettuali che hanno sempre scansato in ogni discussione e confronto e che non hanno mai dichiarato.
Restano le altre due ipotesi. Ma se c’è un dissenso su un provvedimento i cittadini avrebbero diritto di sapere su quale provvedimento e se il dissenso è sul metodo o sul merito del provvedimento stesso. Dovrebbe trattarsi di una questione davvero centrale se ha determinato le dimissioni.
L’ipotesi più plausibile è allora la terza. C’è un problema di organigramma, di cariche e di ambizioni. Ma anche in questo caso i cittadini avrebbero diritto di sapere.
Noi propendiamo per la terza ipotesi, il problema che ha scatenato le dimissioni deriva dall’assegnazione delle poltrone su cui ciascuno di loro vorrebbe sedere.
Il potere è il collante dell’attuale Amministrazione, la distribuzione del potere è il solvente che potrebbe determinarne la dissoluzione”. Da. Bio