Bagnoli Irpino (Av) – Lunedì 2 dicembre, Bagnoli Irpino ospiterà l’evento Nero Tartufo: Percorsi di Gusto, un appuntamento importante per celebrare il “gioiello gastronomico” dell’Alta Irpinia.
Nel cuore di un territorio che incanta per la sua bellezza naturale e la sua storia, il Castello Cavaniglia diventerà il palcoscenico di un evento che non solo omaggia il tartufo come protagonista della biodiversità agroalimentare locale, ma esplora anche il suo ruolo cruciale nella valorizzazione culturale, economica e turistica di questa terra straordinaria.
Il convegno avrà inizio alle 18:30 con un’affascinante riflessione su “Tartufo e Territorio: Tradizione, Valorizzazione, Sostenibilità e Risvolti Economici e Turistici”. L’incontro darà voce a istituzioni, esperti, chef e professionisti di settore che approfondiranno come il tartufo sia diventato un vero e proprio motore di sviluppo per il territorio, capace di generare opportunità economiche e attrarre turisti da ogni parte del mondo. A margine dell’incontro, si terrà la presentazione del libro di Gianluca Carrabs, “L’Italia del Tartufo. Città, Paesi e Territori“, una guida che racconta, con passione e dettaglio, il percorso del tartufo attraverso 138 comuni italiani, svelando la straordinaria varietà di questo prodotto simbolo dell’eccellenza gastronomica italiana.
A partire dalle 19:30, l’evento si trasformerà in una festa dei sensi, dove il tartufo nero sarà protagonista assoluto di un’esperienza culinaria senza pari. Lo chef Arcangelo Gargano, custode della tradizione irpina e patron dei ristoranti Voria e La Cascina, curerà la direzione artistica della serata, accompagnato da tre chef stellati: Cristian Torsiello (Osteria Arbustico, Paestum), Michelina Fischetti (Ristorante Oasis Sapori Antichi, Vallesaccarda) e Marco Caputi (Veritas Restaurant, Napoli), che offriranno piatti esclusivi, creativi e raffinati, pensati per esaltare l’inconfondibile sapore dell’Oro Nero di Bagnoli Irpino.
La serata inizierà con un aperitivo d’autore, curato dall’Agriturismo Il Rivolo, un brindisi che darà il via a una vera e propria celebrazione della gastronomia e del territorio. A seguire, i piatti a base di tartufo, preparati con maestria dai quattro chef, accompagneranno gli ospiti in un viaggio culinario tra tradizione e innovazione. I vini di Contrada Mito completeranno l’esperienza sensoriale, esaltando ogni piatto con il giusto equilibrio di sapori.
L’evento è patrocinato dal Comune di Bagnoli Irpino e rientra negli itinerari turistici promossi dalla Regione Campania, sotto la cura della Dott.ssa Carmelina D’Amore. Una serata che non solo celebra il tartufo, ma anche il territorio dell’Alta Irpinia, con la sua storia, la sua cultura e le sue potenzialità turistiche.
Il Sindaco di Bagnoli Irpino, Filippo Nigro, ha commentato: “Questa manifestazione rientra nel progetto ‘Terre del Tartufo’, un’iniziativa che valorizza i sapori e i profumi di un patrimonio Unesco, finanziata dalla Regione Campania, con Bagnoli Irpino come capofila. L’obiettivo è quello di promuovere percorsi turistici che abbracciano la dimensione culturale, naturalistica ed enogastronomica del nostro territorio. Negli ultimi anni, il turismo enogastronomico ha visto una continua crescita, attirando un numero sempre maggiore di appassionati, non solo alla ricerca di prodotti tipici, ma anche desiderosi di scoprire la bellezza del territorio stesso. Il cibo, oggi più che mai, diventa il mezzo attraverso cui raccontiamo un territorio, una cultura, e i valori legati alla nostra terra.
In particolare, le terre tartufigine, con il loro perfetto equilibrio tra bellezza naturale, ricchezza culturale e prelibatezze gastronomiche, offrono un’esperienza unica e irripetibile. Il nostro tartufo nero, in questo contesto, ha un potenziale straordinario: può essere un vero e proprio motore economico, con effetti positivi sullo sviluppo occupazionale e sul turismo, un settore che sta vivendo una fase di grande espansione.
Inoltre, va sottolineato un aspetto fondamentale: quando un settore come il nostro tartufo produce reddito, non solo si favorisce lo sviluppo economico, ma si tutela anche il territorio e l’ambiente. La valorizzazione del tartufo, infatti, coincide con la salvaguardia del nostro patrimonio naturale, e questo non è un aspetto che possiamo trascurare”.