È abbastanza noto il suo scritto, poi divenuto una rappresentazione teatrale, in cui si immagina una vera e propria alluvione a Napoli, che mette in luce sia le bellezze che le ferite del territorio partenopeo, arricchite ed evidenziate da figure fantastiche e fatalistiche: Malacqua!
Il Nostro può essere considerato a pieno titolo un avellano d’adozione, poiché, dopo il trasferimento della propria figlia in un comune del mandamento, frequentava quotidianamente le strade e le piazze di Avella, privilegiando gli spazi dedicati “ai tavolini” dello storico bar “Il Pasquino” di Carmine Guerriero. I dialoghi, le partite a scacchi, le digressioni culturali e artistiche di Pugliese rimangono scolpiti come splendidi ricordi per tutti coloro che hanno avuto il piacere e l’onore di conoscerlo.
Dalle pagine di questo quotidiano online si rilancia una proposta rivolta all’Amministrazione comunale e a diversi amici e conoscenti, avanzata illo tempore: costituire, inaugurare e attivare un circolo culturale a Lui intitolato, che potrebbe diventare il fulcro e il motore di tanti itinerari culturali, aggregativi e artistici in generale.