Nel cuore pulsante dei vicoli di Napoli, dove il sole fatica ad entrare ma i colori sono sempre vivi, nasce la poesia di Rosaria Cerino. Le sue liriche sono come un abbraccio che avvolge chi le ascolta, trasportandolo in un mondo fatto di emozioni pure, di amore e di sofferenza. Ogni verso di Cerino è un viaggio nei ricordi, un tuffo nei paesaggi che l’hanno vista crescere, un’ode alla sua Napoli, che resta sempre nel suo cuore. Le sue parole sono piene di quella dolcezza tipica di chi è cresciuto tra i vicoli stretti di una città che, nonostante le sue difficoltà, sa come restituire la bellezza a chi la sa vedere. Rosaria, con la sua poesia, riesce a far risplendere la luce nei momenti di solitudine, ad illuminare la quotidianità con la forza dell’amore e la delicatezza della memoria. Ogni suo scritto è una testimonianza di una vita vissuta intensamente, di legami profondi con le persone a noi care, di ricordi che si intrecciano con i suoni ei colori di Napoli. Le sue liriche non raccontano solo storie, ma le vivono. La poetessa è interprete del suo tempo, delle sue emozioni, delle sue origini. Nei suoi versi, non c’è solo la nostalgia di un passato che è stato, ma la speranza di un amore che si rinnova, di un legame che rimane immutato nonostante le difficoltà della vita. Ogni parola è scelta con cura, ogni immagine è un frammento di vita che prende forma attraverso il potere del linguaggio. Il suo amore per le figlie, ad esempio, emerge in modo toccante in molte delle sue liriche, dove ogni pensiero si fa dono, ogni sentimento si trasforma in poesia. Ma anche nelle piccole cose, nei semplici oggetti che la fascia, Rosaria trova l’ispirazione per scrivere versi che toccano il cuore. Perché la poesia, per lei, è vita, è quotidianità, è quella forza che sa trasformare anche la più piccola delle esperienze in un atto di bellezza. Rosaria Cerino è una poetessa che ha il coraggio di mostrare la sua debolezza, la sua umanità, e lo fa con una delicatezza che incanta. La sua poesia è un dono, un raggio di sole che arriva dove la luce fatica ad entrare. È un canto che non smette mai di suonare, che continua a vivere in chi legge, in chi ascolta, in chi si lascia toccare dalla sua poesia. E in questa luce, che mai smetterà di brillare, va anche il suo ricordo per il marito, una figura centrale nella sua vita e nel suo cuore. La sua perdita, che ha lasciato un vuoto incolmabile, non ha spento il calore del suo amore; anzi, nelle sue poesie, l’eco di questo legame profondo continua a vivere. Ogni verso scritto per lui è un testamento d’amore che non conosce fine, un legame che va oltre il tempo e lo spazio, che resiste, sempre, nell’anima della poetessa. Rosaria, con la sua grazia e la sua forza, ha trasformato il dolore in bellezza, in parole che raccontano non solo la sofferenza, ma anche la speranza di un amore eterno, che mai verrà dimenticata.
Salvatore Monetti