Il gruppo Camposano in Azione esprime con forza la propria contrarietà alla scelta dell’Amministrazione Comunale di Camposano di accelerare l’iter di cambio di denominazione di via Provinciale Nola-Cicciano con via Las Vegas, ed ha attivato una raccolta firme per una petizione popolare.
Premesso che il Ministero degli Interni ha stabilito che al cambio nome di una strada si procederà solo in base ad effettive necessità, da valutare d’intesa con le Prefetture e il Ministero stesso, considerati i disagi che tali iniziative possono arrecare ai cittadini per l’aggiornamento dei documenti in loro possesso e l’aggravio di lavoro a carico dei servizi comunali.
Considerato poi che il Tar Toscana (26 novembre 2020 n. 1522) ha sottolineato che il Comune può cambiare nome a una strada, ma solo coinvolgendo più autorità, quali Prefettura, Ministeri dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Soprintendenza e comunque con una specifica motivazione.
Il gruppo, ritenendo che i nomi delle strade debbano riferirsi e ricordare persone o eventi che abbiano un significato per la comunità a cui appartengono, e che denominare Las Vegas una strada locale sia immotivato e non necessario, essendo un nome totalmente decontestualizzato e riferito ad una esotica località che nulla ha a che fare con la cultura e la storia del paese, chiede di non contaminare e distruggere l’identità della comunità camposanese con elementi toponomastici fuorvianti e alienanti rispetto al territorio circostante.
“Siamo convinti che i nomi che un’Amministrazione dà alle strade siano espressione dei valori che essa vuole promuovere presso i cittadini – dichiarano i componenti di Camposano in Azione – e certamente alla città di Las Vegas negli USA sono associate caratteristiche non proprio edificanti: alcol in eccesso, dispendio di denaro, gioco d’azzardo, città della perdizione e del peccato. Per cui riteniamo che questa sia una iniziativa inutile, di pessimo gusto e che sia più urgente affrontare i veri problemi del paese, che sono tanti, senza sottrarre tempo al lavoro amministrativo per creare slogan vuoti e infruttuosi.”
“Dunque siamo più che mai contrari a questo scempio toponomastico – proseguono – sia dal punto di vista morale, sia perché è un nome fuori contesto locale, sia per il disagio ai residenti, che dovranno aggiornare tutti i loro documenti, ed i danni economici ai commercianti ed ai professionisti, che dovranno ristampare materiale di imbustamento e impacchettamento, la carta intestata, bigliettini da visita etc.”