Quasi 3.000 studenti per 8 scuole e oltre 40 plessi parteciperanno a laboratori, incontri e proiezioni, per aumentare consapevolezza e sguardo critico verso il mezzo di comunicazione ed espressione più importante e presente dell’era digitale.
«Lavorare con la creatività dei ragazzi è una delle cose più belle che si possa fare». Così Antonio Spagnuolo, dirigente scolastico del Liceo “V. De Caprariis” di Atripalda, ha presentato la seconda edizione di “Zero in condotta – Lacenodoro scuola”, il progetto didattico e laboratoriale per gli studenti di ogni ordine e grado che, grazie a visioni, lezioni in aula e fasi operative, punta a farli avvicinare al complesso universo delle immagini contemporanee e a promuovere una maggiore consapevolezza etica ed estetica nella loro creazione e nel loro utilizzo.
In qualità di padrone di casa in uno degli istituti aderenti al progetto, ma anche come coordinatore della formazione e presidente dell’associazione partner Circolo Immaginazione, Spagnuolo ha sottolineato l’importanza di educare le giovani generazioni al complesso mondo delle immagini, «attraverso strumenti di costruzione e decodificazione. Soprattutto i più grandi acquisiranno competenze in tutto quello che riguarda il processo che porta a realizzare un prodotto audiovisivo: dall’idea alla scrittura, dalla ripresa al montaggio. Ma pensiamo anche all’uso della musica: verrà spiegato in che modo le melodie concorrono a far scaturire certe emozioni, perché bisogna sì lasciarsi trasportare, ma anche imparare a distaccarsi da quella che è a tutti gli effetti un’imposizione emotiva. Nel bombardamento di immagini di oggi, si rischia di esserne vittime. Inoltre è fondamentale l’aspetto creativo di questo progetto: è un momento in cui mettersi alla prova, in cui gli esperti accompagnano e non si sostituiscono agli studenti, che sono i veri protagonisti».
Ma è altrettanto necessario stimolare al fascino e al linguaggio dell’audiovisivo fin dalla più tenera età. Infatti «siamo felici che la seconda edizione intensifichi i rapporti con le scuole della provincia, aumentando gli interlocutori – ha dichiarato Maria Vittoria Pellecchia, responsabile di progetto dell’associazione organizzatrice Eikon – In particolare ci fa piacere segnalare il percorso laboratoriale per le scuole dell’infanzia, un originale primo approccio al mondo delle storie e delle immagini, con attività che prevedono il coinvolgimento dei bambini».
«Questo progetto è uno spazio di libertà, nel quale scopriremo che – perché no – anche TikTok può essere cinema. Produrremo in modo “piratesco”, perché ormai i mezzi sono a portata di tutti», ha aggiunto Aldo Spiniello, responsabile scientifico della didattica e direttore di Sentieri Selvaggi, che ha così continuato: «Ha grande rilevanza territoriale: siamo presenti in molti angoli della provincia, con formatori esperti e tutti irpini. È un tentativo di far approcciare i giovani ad una riflessione più ampia sulle immagini perché ormai, come tutti noi, lavorano su di esse in maniera immediata. Ne siamo tutti produttori e consumatori costanti, ma manca consapevolezza sul loro potere e sui loro limiti».
Ben otto gli istituti coinvolti, per oltre 40 plessi. Insieme al già citato Liceo “V.De Caprariis” di Atripalda e alle sue sedi di Solofra, Montoro e Altavilla Irpinia, infatti, ci sono anche: l’I.C. “San Tommaso d’Aquino” di Grottaminarda (con sede anche a Melito Irpino), l’I.C. “Don Lorenzo Milani” di Manocalzati (e le sedi di Montefredane, Candida, Parolise, San Potito Ultra), l’I.C. “Alessandro Di Meo” di Volturara Irpina (con plessi anche a Montemarano e Castelvetere sul Calore), l’I.C.” Abate Ferdinando Galiani” di Montoro, l’I.C. “Luigi di Prisco” di Fontanarosa (compresi i plessi di Taurasi, Paternopoli e Luogosano), il Liceo Classico “Pietro Colletta” di Avellino e per finire, il CPIA – Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti, sempre nel capoluogo.
La fase più strettamente laboratoriale è rivolta ad un bacino di circa 500 studenti, mentre la successiva parte di visione e partecipazione a proiezioni ed incontri raggiungerà fino a 3.000 ragazzi. Non mancherà una giornata conclusiva prima dell’estate, nel corso della quale verranno mostrate ad un pubblico più ampio le opere realizzate dalle classi coinvolte, mentre tre saranno le sale cinematografiche coinvolte: Il Multisala Partenio di Avellino, il Multiplex di Mercogliano, il Cinema Carmen di Mirabella Eclano.
«La provincia di Avellino ha una grande fortuna perché professionalità del cinema di grande spessore, formatesi qui, restituiscono opportunità alla loro terra – è il commento di Paolo Speranza, direttore di Quaderni di CinemaSud – Tutti parlano di cinema ma pochi ne capiscono, per questo dico ai ragazzi di approfittare di questa opportunità».
In rappresentanza dei tutor esperti è stato Alessandro Guerriero, giovane regista e montatore, a prendere la parola, e a sottolineare che «quando ero studente io, non ho mai avuto occasioni come questa a scuola. È una bella opportunità, a prescindere da ciò che gli studenti vorranno fare da grandi, perché acquisire un approccio critico alle immagini non è più rimandabile. Inoltre si impara a lavorare in gruppo, dove anche affrontare e gestire gli scontri è fondamentale. In più, non è detto che i lavori più belli che vengono fuori da questi percorsi debbano fermarsi: potrebbero anche partecipare a festival dedicati proprio alle scuole. Il progetto è uno spazio creativo per tutti ed è formativo anche per noi adulti, che continuiamo a scambiare idee e confronti con i ragazzi»
A chiudere è stato Leonardo Festa, coordinatore della Giuria Pop sia adulta che scolastica del Laceno d’Oro International Film Festival, destinazione naturale degli spettatori consapevoli formati da progetti come Zero In Condotta – Lacenodoro Scuola: «Lo dicevano già gli antichi greci: una comunità si forma grazie alla partecipazione di esperienze collettive. Nella loro epoca, i ricchi pagavano l’ingresso a teatro per i poveri, oggi noi possiamo fare esperienza al cinema. Nella sala cinematografica accade unamagia: ci emozioniamo per cose che sappiamo essere finte, ma così ci educhiamo all’empatia. Percorsi come questi sono necessari per sfuggire alla bolla dell’algoritmo che ci suggerisce cose sempre tutte uguali. Il cinema è uno strumento importante per conoscere il mondo e se stessi: scoprirne i segreti è un ulteriore passo verso una consapevolezza maggiore».
Zero in Condotta è un’iniziativa realizzata nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola promosso da Ministero della Cultura e Ministero dell’Istruzione e del Merito
CIPS – Cinema e Immagini per la Scuola – https://cinemaperlascuola.istruzione.it/
Un progetto di EIKON associazione culturale, in partenariato con Circolo ImmaginAzione, Sentieri Selvaggi e Quaderni di CinemaSud; e con: Multisala Partenio di Avellino, Multiplex di Mercogliano, Cinema Carmen di Mirabella Eclano.